PERUGIA - Si è tenuto questa mattina, presso l’auditorium di Confindustria, il convegno sul tema “La nuova Gesenu ed il suo futuro”, organizzata dall’azienda in collaborazione con il Comune di Perugia. L’incontro è stato l’occasione per fare il punto della situazione dopo le ultime, importanti vicende e per presentare i nuovi progetti e le prospettive per il futuro dei servizi e dell’azienda.

Aprendo i lavori il vice sindaco Urbano Barelli, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, ha parlato di un convegno importante nell’ottica del Comune di Perugia perché rappresenta una sorta di “spartiacque” tra le vicende del recente passato ed il futuro. Un cambio di rotta fortemente voluto dall’Amministrazione – ha sostenuto Barelli – in assoluta discontinuità con le criticità emerse nel passato.

Il convegno arriva alla fine di un percorso particolarmente difficile, costituito da molteplici tappe in alcuni casi decisamente complicate. E proprio il vice sindaco ha inteso ricordare queste tappe, ritenendo che per capire quale sarà il futuro bisogna comprendere da dove si è partiti. Nel giugno 2014 – evidenzia Barelli – si insedia l’attuale Amministrazione costretta ad operare in un contesto socio-economico molto difficile in cui gli Enti pubblici sono chiamati a lavorare con risorse sempre minori ma a fronte di aspettative crescenti da parte dei cittadini. Insomma governare è diventata una sfida impegnativa.

“Ci siamo trovati – ha continuato il vice sindaco – a dover interagire con una Gesenu in difficoltà, alle prese con ingenti crediti non riscossi dalla Sicilia, indagini giudiziarie in corso, impianti obsoleti, un socio privato spesso assente e tanto altro. In considerazione di ciò, abbiamo iniziato a ragionare su come reimpostare il settore della raccolta dei rifiuti, ritenendo che questi ultimi vadano considerati una risorsa nell’ambito della cosiddetta “economia circolare”. Nel corso dei mesi successivi le notizie, buone e cattive, si susseguono una dopo l’altra: la partita della Sicilia, fortunatamente, si risolve, ma a distanza di pochissimo scoppia il problema giudiziario con l’interdittiva antimafia. Un evento prorompente che ha, inevitabilmente, profondamente preoccupato la stessa Amministrazione di Perugia. Di fronte a questo quadro – ha riconosciuto Barelli – sono state molteplici le pressioni affinché il Comune di Perugia mollasse Gesenu; al contrario, con senso di responsabilità, si è scelto di lavorare per bonificare e rilanciare l’azienda, al fine di salvaguardare una storia e una tradizione, ma soprattutto per difendere i livelli occupazionali.

Nonostante un’interdittiva lunghissima (oltre un anno) che avrebbe potuto “abbattere” la società, grazie al duro ed attento lavoro si è riusciti ad ottenere risultati lusinghieri, partendo dalla revoca, non scontata, dell’interdittiva prefettizia.

Il compito del Comune non è stato solo questo. “In mezzo a questa tempesta – ha continuato il vice sindaco – abbiamo deciso di rilanciare con forza il tema della gestione dei rifiuti, partendo il 14 febbraio 2016 con il nuovo sistema di raccolta “porta a porta” nel centro storico di Perugia. Pur in piena inchiesta giudiziaria siamo riusciti a partire con decisione, maturando risultati di tutto rispetto, utili per guardare avanti. Ed infatti oggi, sulla scorta dell’esperienza dell’acropoli, siamo in grado di estendere il sistema di raccolta porta a porta nell’intera città “compatta”, ove risiedono circa 45mila abitanti”. Si tratta di un’autentica sfida – ha riconosciuto Barelli – e di un cambiamento storico che è frutto del cambiamento avvenuto in Gesenu (cambio della governance, cessione delle quote private da Cerroni a Paoletti, ecc.), oggi società totalmente bonificata e pronta a rispondere alle sfide future.

“Con questa nuova governance Gesenu funziona sia nella gestione dei rifiuti sia nel progettare se stessa in prospettiva futura anche in relazione alle nuove Istituzioni, come l’Auri, di fronte alle quali è in grado di ripresentarsi con rinnovata competitività”.

Tutta questa attività la si è voluta per far sì che il sistema di raccolta dei rifiuti diventi sempre più di qualità e condiviso con i cittadini, con cui è stato stipulato un “patto sui rifiuti”, perché solo con collaborazione attiva delle persone si possono ottenere risultati virtuosi.

I lavori sono poi continuati con le relazioni. La prima, a cura di Raffaele Cusmai, membro odv di Gesenu, ha riguardato “la nuova governance di Gesenu Spa: il modello 231 ex D.Lgs. 231/2001 integrato anche alla luce dei reati di corruzione ex L.190/2012; ruolo dell'organismo di Vigilanza”;  successivamente il presidente De Nunzio ha parlato di “Gesenu trasparente”. Il dirigente del Comune di Perugia Vincenzo Piro ha invece posto l’accento sul tema “I provvedimenti e le Iniziative del Comune di Perugia in materia di rifiuti”: In coerenza con gli obiettivi e le strategie indicate dagli strumenti di pianificazione pluriennale quali il Piano d’Ambito ed il Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti, - ha commentato - a partire dal 2010 il Comune di Perugia ha attivato un nuovo servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani, organizzato su sistemi di raccolta differenziata in grado di intercettare all’origine le diverse frazioni merceologiche dei rifiuti. Il nuovo servizio, che ha consentito il raggiungimento di risultati importanti in termini di riduzione della produzione totale dei rifiuti e di aumento di quelli differenziati, è stato nel corso degli anni ulteriormente potenziato mediante l’attivazione di azioni specifiche finalizzate al miglioramento qualitativo e quantitativo della raccolta differenziata ed al raggiungimento degli obiettivi fissati dalla nuova programmazione regionale, e comunque orientate all’applicazione di sistemi di tariffazione puntuale ed all’adesione del Comune di Perugia alla “Strategia Rifiuti Zero”.

Successivamente c’è stato un intervento a cura di Massimo Pera, dirigente di Gesenu, sul tema “Le azioni di miglioramento delle raccolta differenziata”: La nuova mission di Gesenu – ha evidenziato Pera - nei servizi di igiene urbana prevede un’evoluzione in ottica 4.0. Le innovazioni contemplano servizi di raccolta domiciliare spinta con intercettazione di materiali recuperabili di elevata qualità, tracciabilità degli svuotamenti, tracciabilità dei percorsi degli automezzi, trasparenza nella restituzione dei dati di raccolta, sperimentazione della tariffa puntuale, installazione di ecoisole informatizzate, adozione delle più moderne tecnologie di controllo del territorio.

Altro tema di particolare interesse è stato quello trattato da Paolo Pula, dirigente area impianti, che ha relazionato su “Lo sviluppo impiantistico”. Gli sviluppi impiantistici previsti – ha spiegato Pula - riguardano interventi di realizzazione, revamping e manutenzione straordinaria degli impianti esistenti per minimizzazione impatti ed incremento delle prestazioni ambientali. In particolare le aree di intervento attengono al Polo impiantistico di Ponte Rio ed al Polo impiantistico di Pietramelina. Per il Polo di Ponte Rio è prevista la realizzazione di un progetto di adeguamento alle BAT (Migliori Tecniche Disponibili) con l’implementazione dei presidi ambientali degli impianti di selezione (impianto di trattamento meccanico RU e impianto di selezione dell’RDM, gli stoccaggi delle matrici organiche ed il depuratore). Per il Polo impiantistico di Pietramelina è prevista invece la realizzazione di un progetto di adeguamento alle BAT con l’implementazione dei presidi ambientali dell’impianto di compostaggio con inserimento della sezione di biostabilizzazione e la manutenzione del capping della «vecchia discarica» e realizzazione del capping della «nuova discarica.

Negli ultimi interventi Beatrice Castellani, membro del cda, ha parlato di “Il Ruolo del CSS nella Gestione Sostenibile dei Rifiuti, mentre Sonia Rotini, referente della comunicazione, ha parlato di Brand reputation”; infine Luciano Piacenti, Cd di Gesenu, ha concluso parlando de “Le nuove prospettive di Gesenu”.

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