“Auspichiamo che non si tratti soltanto di un rinvio allo scopo di evitare la consultazione popolare del referendum abrogativo. “L'Umbria sta lavorando per una strategia energetica alternativa basata su risparmio energetico, utilizzo fonti rinnovabili, innovazione e ricerca”.

PERUGIA - "Con lo stop alla costruzione delle centrali nucleari in Italia, il governo finalmente prende atto della ferma contrarieta' piu' volte espressa dalla Regione Umbria e da molte altre Regioni italiane". E' quanto afferma l'assessore regionale all'Ambiente Silvano Rometti, sottolineando come l'Umbria, dopo aver impugnato la legge nazionale davanti alla Corte Costituzionale, nella Conferenza Stato-Regioni del 12 gennaio, aveva manifestato il no all'installazione di centrali nucleari e di impianti per la messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi sul territorio umbro e nazionale.

"Auspichiamo che lo stop alla realizzazione degli impianti comunicato oggi dal ministro dello Sviluppo economico Romani sia definitivo - sostiene l'assessore regionale - e che non si tratti soltanto di un rinvio della decisione, allo scopo di evitare la consultazione popolare del referendum abrogativo del 12 e 13 giugno". "L'Umbria - conclude Rometti - sta lavorando per una strategia energetica alternativa, con l'elaborazione di un Piano che si basi sul risparmio energetico, l'utilizzo di fonti rinnovabili e che punti su innovazione e ricerca. Un analogo impegno chiediamo al governo nazionale, affinche' abbandoni del tutto il programma nucleare, prendendo atto dell'orientamento emerso fra tutte le regioni italiane anche prima dell'incidente nella centrale giapponese di Fukushima".
 

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