di Antonio Torrelli

PERUGIA – Dopo il “paletto” del 12 giungo messo a punto dal ministro Maroni, Ciro Pisacane, presidente del Forum Ambientalista, commenta la mossa del Governo dicendo che “ora, come non mai, c’è la chiara volontà di attaccare i diritti dei lavoratori e della democrazia”.

Un’affermazione netta e senza indugi che fa riferimento a quella voce di spesa pari a 380 milioni di euro necessaria per la tornata referendaria sul nucleare. Una quota di denaro pubblico che poteva essere tranquillamente scongiurata con l’istituzione dell’election day collegato alle amministrative.

“E’ ormai chiaro a tutti che questo Governo ha troppa paura della volontà degli italiani -afferma il presidente, che ha accettato di rispondere alla Redazione di Umbrialeft- e di quel 51 per cento che riconfermerebbe lo stesso risultato del 1987”. E non solo.

Pisacane attacca Maroni e company sottolineando dispendio delle risorse pubbliche a danno di lavoratori ed aumenti contrattuali.

“L’asse Tremonti-Brunetta-Sacconi ci ha massacrato di tagli per due anni e mezzo e poi non perdono tempo a spendere di più sapendo che enti locali e mondo del lavoro stanno vivendo una delle crisi economiche più pesanti dal dopoguerra ad oggi. Non è forse questo -si chiede Pisacane- un attacco diretto alla democrazia del nostro Paese?”.

Senza dimenticare, come ha sottolineato lo stesso Pisacane, che al momento, sul tavolo del confronto tra governo e cittadini, non c’è nessuna proposta concreta sul fronte delle rinnovabili: “Invece di fare la guerra al quorum del referendum -afferma- propongano valide alternative al nucleare in favore dell’ambiente”.

Nonostante la data del voto, fissata per il 12 giugno, il presidente del Forum rimane comunque ottimista sull’esito del Referendum: “Basterebbe solo che gli italiani prendessero in considerazione l’atteggiamento mostrato fino ad oggi dal Governo -conclude Pisacane- e che andare alle urne in massa non è solo una sfida contro il nucleare, ovvero una delle più grandi truffe sul piano delle politiche energetiche, ma anche un modo per dire finalmente “basta” a tutte le porcate messe a segno dallo staff di Berlusconi”.
 

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