Nucleare, catene umane intorno ai siti: no all'atomo
Ha preso il via stamattina da Palma di Montechiaro (Siracusa), località papabile per ospitare una delle nuove centrali del programma atomico del governo, il week end antinucleare organizzato dalle oltre 80 associazioni del Comitato Vota Sì per fermare il nucleare.
Tra oggi e domani 10 catene umane cingeranno siti nucleari e località candidate ad ospitare nuove centrali «per dire a chi intende riportare l'atomo in Italia che non ci stiamo, e che, come ha dimostrato il plebiscito in Sardegna, gli italiani non accetteranno trucchetti.
Non accetteranno che, senza cancellare il nucleare, si cancelli il loro diritto ad esprimersi col referendum sul loro futuro e sulla loro sicurezza».
Dopo la prima catena umana già partita a Palma di Montechiaro, nel pomeriggio, alle 15, si prosegue attorno all'ex centrale nucleare di Caorso (Piacenza), a Saluggia (Vercelli, sede dell'ex impianto di riprocessamento Eurex-SO.G.I.N e del deposito nucleare Avogadro di combustibile irraggiato) e poi a Chioggia, Monfalcone, Termoli e alla foce del fiume Sele (Salerno), tutte località candidate ad accogliere i nuovi impianti. Si manifesta anche a Scanzano Jonico, sito indicato nel 2003 come sede del deposito nazionale delle scorie.
In serata, alle 19.30, sarà la volta di Nardò (Lecce), altra località in lizza per una nuova centrale. La serie delle catene umane si chiude domani a Montalto di Castro (ore 10). «I cittadini faranno sentire la loro voce - afferma il Comitato - contro la censura che cerca di nascondere i referendum agli italiani e contro i tentativi di sabotare il voto del 12 e 13 giugno».
Fonte L'Unità
Lunedì
23/05/11
20:43
Dopo il disastro nucleare giapponese gli incentivi alle rinnovabili andrebbero aumentati e non diminuiti. VERGOGNA!
Governi come questo, che invece di aiutare i cittadini in difficoltà, li opprimono, cambiando le regole dell giuoco mentre la gara è ancora in corso (mi riferisco alle tariffe incentivanti) meritano soltanto di essere rimossi ed i loro rappresentanti meritano di non essere più assolutamente votati. VERGOGNA! VERGOGNA! VERGOGNA!.
Inoltre le comunicazioni sul nucleare risultano evidentemente ambigue e sottendono ad evitare la pronuncia popolare tramite referendum.
Da tale atteggiamento non può che derivare l’indiscutibile diritto di resistenza, per la tutela dei fondamentali diritti civili e politici, tra cui il diritto alla libertà individuale, alla salute ed all'espressione della propria volontà politica tramite il voto.
Nessuno può vantare il potere di esporre a grave pericolo la salute e la vita dei liberi cittadini.
Scordatevi il mio voto, il mio sostegno e la mia collaborazione.
VERGOGNA ! VERGOGNA ! VERGOGNA !