PERUGIA - "Quando avremo un quadro chiaro dei danni si potrà valutare la richiesta al Governo di stato di calamità naturale a Perugia. La Protezione civile si è subito attivata e il Comune ha fatto quello che doveva, ma va sottolineato che la quantità di pioggia caduta nel giro di pochi minuti è stata quasi il triplo rispetto alle previsioni, che davano un massimo di 35 millimetri nell'arco di 6 ore, mentre in alcune zone, come a Ponte Felcino, ne sono caduti 85 in un'ora e mezzo. Quanto alla possibilità che un evento simile si ripresenti, il cosiddetto tempo di ritorno, è stimato fra circa 200 anni": lo ha detto l'assessore regionale Fernanda Cecchini, in risposta a un'interrogazione di Giacomo Leonelli (Pd) sul nubifragio di domenica scorsa e sulla possibilità di attivare la procedura per richiedere lo stato di emergenza e di calamità naturale.

 “E’ importante – aveva dichiarato Leonelli - fare chiarezza per i cittadini e le imprese colpite e fare in modo che, anche alla luce di quanto emerso stamattina, il sistema della protezione civile e il complesso delle manutenzioni ordinarie e straordinarie siano sempre più potenziati, affinché si riesca in futuro a far fronte a eventi meteorologici dalle conseguenze pesanti. Bene che la discussione in attesa di verifica dei danni non si sia chiusa oggi. Di certo, ove venisse riscontrata la sussistenza dei requisiti ritengo che la Regione non potrà che essere in prima linea nell'avviare tutte le procedure utili ad attivare strumenti come lo stato di emergenza e stato di calamità per dare una risposta immediata alla persone e alle imprese che hanno subito danni significativi”.

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