PERUGIA - ''Matrimoni gay e Chiesa, c'e' una terza via'', s'intitola l'articolo di un noto teologo e liturgista perugino, don Antonio Santantoni, pubblicato oggi dal Giornale dell'Umbria. La ''terza via'' teorizzata dal religioso e' quella tra il ''non possumus'' della Chiesa, che ''non potra' mai vedere nelle nozze gay un vero matrimonio cristiano'', visto che ''l'omosessualita' non rientrava nei piani e nei progetti di Dio'', ed il fatto che la Chiesa stessa ''condanni e si adoperi affinche' quelle nozze vengano negate e proibite, anche per chi cristiano non e'''.

Don Santantoni, al quale ''duole il cuore'' quando vede ''fratelli uscir di chiesa per non tornarci mai piu''', capisce comunque lo ''sconcerto'' della Chiesa e si dice ''d'accordo sul fatto che di sacramento'' per le unioni gay non si parli, ''ma - sottolinea - almeno una benedizione io la darei'', perche' ''una benedizione all'amore non si dovrebbe negare a nessuno che solo lo desideri''.

Si tratta, dunque, per la Chiesa - secondo il teologo perugino - di ''prendere atto serenamente'' della questione, ''sospendendo ogni altro giudizio''. ''E poi - conclude don Santantoni - se la legge degli uomini non vieta loro l'amore, perche' negare loro la difesa e la garanzia che solo la legge umana puo' dare?''.
 

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