di B0NI

PERUGIA - Se le grandi banche internazionali hanno da tempo mangiato i resti della Cassa di Risparmio-Banca dell'Umbria e la stessa Banca Popolare di Spoleto ha sempre legami più stretti con il colosso Montepaschi, nel sistema del credito cooperativo umbro si stanno gettando le basi solide per realizzare un'alleanza che parte da Perugia per arrivare nel 2012 dal Trasimeno alla mediavalle del tevere fino ad arrivare all'orvietano. Obiettivo: una banca di credito cooperativo tutta made in Umbria. Una scelta che rispecchia le esigenze di un territorio che vuole dialogare con istituti di credito che conoscano il territorio, la storia aziendale e le prospettive. Mentre ad oggi c'è soltanto la freddezza dei numeri e mille garanzie richieste.

Il primo passo di questo progetto è stato fatto nel fine settimana scorso quando i vertici della Banca di Mantignana e la Banca di Perugia (quest'ultima una manciata di filiali tra Assisi, Bastia e Ponte San Giovanni) hanno stretto un accordo per procedere insieme. L'annuncio porta la firma diretta del presidente della Mantignana, Antonio Marinelli, durante un summit con gli artigiani del centro storico in cerca di rilancio. Il secondo passo averrà nel 2012 quando si spera di trovare una intesa-fuscione con Crediumbria, realtà del credito cooperativo umbro che dal Trasimeno fino all'Orvietano conta decine di filiali. Tra poco gli umbri potranno dire come l'ex segretario dei Ds, Fassini. "Abbiamo una banca"!

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