ROMA - La notte e' passata in modo tranquillo per Lamberto Sposini, ricoverato da ieri al Policlinico Gemelli in seguito a un'emorragia cerebrale che lo aveva colpito nel pomeriggio e per la quale e' stato operato in serata. Il decorso post-operatorio, secondo quanto si e' appreso, e' stato ''regolare''. Nessuna variazione clinica di rilievo e' stata rilevata dai medici sulle condizioni del giornalista che verra' tenuto in coma farmacologico almeno fino a lunedi'. Solo successivamente potranno essere valutati gli effetti di quanto e' avvenuto ieri in seguito all'emorragia.

Spiegato il perché del cambio dell'ospedale: al Santo Spirito Neurochirurgia era stato dalla Polverini a gennaio -  Il reparto di neurochirurgia dell'ospedale Santo Spirito di Roma, dove il giornalista Lamberto Sposini era stato ricoverato nel primo pomeriggio, subito dopo il malore che lo ha colpito ieri prima di una trasmissione, e' stato chiuso a gennaio in seguito al piano della presidente della Regione Lazio Renata Polverini.

Lo rende noto Domenico Iscaro, presidente dell'Anaao Assomed (il sindaco maggiormente rappresentativo dei medici ospedalieri) che lavora nella struttura. Nell'ospedale sono ancora presenti i macchinari e i medici in attesa di essere trasferiti al Policlinico San Camillo.

''Se il reparto non fosse stato chiuso Sposini sarebbe potuto essere stato sottoposto al drenaggio nel primo pomeriggio e non in serata come e' avvenuto solo dopo il trasferimento al Policlinico Gemelli''. ''Sono questi i problemi della sanita' del Lazio - ha detto Iscaro - e non i tempi di arrivo delle ambulanze che sono controllabilissime. Il piano di rientro in questi termini sembra solo un gioco virtuale sulla pelle delle persone''.(

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