NORCIA - Preoccupazione, sconforto e tanto giardinaggio per ingannare il tempo che scorre lento dentro le casette dove vivono i terremotati di Norcia. Dai due villaggi Sae della zona industriale, raggiunti dall'ANSA, l'emergenza coronavirus si sovrappone al tema del sisma e a una ricostruzione che fa ancora tanta fatica a decollare.

Tutti ritengono che il virus che sta spaventando l'Italia e il mondo "sia di gran lunga peggiore del terremoto". "Almeno con il sisma potevamo farci forza l'uno con l'altro, adesso viviamo isolati", racconta una giovane mamma che fa fatica a tenere i suoi due bimbi piccoli rinchiusi in pochi metri quadrati.
Quattro signore, un po' in là con l'età chiacchierano restando ognuna nel proprio patio davanti al portone, mantenendo così una distanza di sicurezza "siderale". "Abbiamo paura, siamo anziane, noi ci facciamo portare anche la spesa", raccontano.
   

 

 

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