Non possiamo restare indifferenti di fronte alle immagini che ci arrivano dall’Emilia-Romagna e dalle Marche. Siamo vicini alle tante persone che stanno vivendo momenti difficili, allontanate dalle loro case, dai loro affetti o dalle loro aziende, augurandoci che quest’ultima emergenza possa rientrare al più presto.

Lo ripetiamo da anni: questo non è più maltempo. L’urgenza di intervenire è ormai sotto gli occhi di tutti.  Gli effetti sempre più violenti dell’emergenza climatica, su cui anche gli scienziati dell’IPCC si sono più volte soffermati con i loro studi, sono ormai tangibili anche nel nostro Paese, che è tra i più esposti nel continente europeo. Eventi che si stanno verificando con sempre maggiore frequenza e intensità e a pagarne lo scotto sono come sempre i territori e i cittadini.

Oggi una delle grandi sfide legata alla lotta alla crisi climatica riguarda anche la vera mitigazione del rischio idrogeologico.

Alla fine dello scorso anno il Governo Meloni, dopo sei lunghi anni, ha finalmente approvato il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici. Ma al Ministro dell’ambiente e al Governo ricordiamo che è necessario stanziare le risorse economiche necessarie, e ad oggi ancora assenti, altrimenti il rischio è che questo piano resti solo sulla carta. Risorse che invece continuiamo a spendere per intervenire dopo i disastri. 

Così si legge in una nota diffusa da Legambiente 

Condividi