"Non bruciateci il futuro": oltre 6.300 firme contro riattivazione inceneritore
![](http://umbrialeft.it/files/imagecache/grande/no%20inceneritore.jpg)
TERNI - La conferenza stampa è stata indetta dai tre partiti Rifondazione Comunista, IDV e Sel e da Cittadinanzattiva per presentare le firme raccolte contro l’ipotesi di ritornare a bruciare i rifiuti nell’inceneritore di Maratta. Oltre 6300 cittadini della conca ternana hanno risposto mostrando grande interesse e sensibilità nei confronti della tematica.
Circa il 90% delle firma sono state raccolte a Terni, dove il problema è più sentito e le persone a cui ci siamo rivolti, pur se in alcuni casi disinformate, non solo hanno firmato ma hanno commentato e discusso con noi dichiarandosi sempre contrari al ritorno all’incenerimento e condividendo nella grandissima maggioranza dei casi le nostre proposte alternative indipendentemente dalla loro collocazione politica.
La raccolta delle firme costituisce soltanto una tappa del percorso comune iniziato dalle tre forze politiche circa un anno fa, quando si è deciso di mettere in discussione quanto previsto dal Piano Regionale sui Rifiuti e dal Piano d’Ambito dell’ATI 4: cioè che i rifiuti fossero di nuovo bruciati nell’inceneritore di Maratta dopo il suo revamping. La nostra convinzione è invece che sia possibile una scelta politica del tutto diversa che preveda: il rilancio della raccolta differenziata, che, con opportuni investimenti e modalità adeguate, potrebbe in tempi brevi essere portata a livelli superiori al 70%, come dimostrato da molte realtà del nostro Paese; la costituzione del polo del riciclo e del riuso che dovrebbe sostituire, a Maratta, il polo dell’incenerimento costituendo una possibilità concreta di nuovi posti di lavoro e di rilancio per aziende del nostro territorio.
D’altronde questo era uno dei punti qualificanti del programma elettorale delle forze di centro-sinistra che governano la città. Alcuni passi sono stati fatti in questa direzione, come la costruzione del biodigestore di Nera Montoro (trasformazione dei rifiuti organici in compost), o lo sviluppo di aziende come la Novamont all’avanguardia nel campo della chimica “verde”, ma tutto ciò risulterebbe assolutamente inutile senza una radicale inversione di tendenza sulla politica dei rifiuti.
E’ necessario che il Comune di Terni aderisca in tempi brevi a “Rifiuti Zero” come hanno fatto 56 comuni italiani virtuosi mettendo in atto progetti che permettono una notevole riduzione dei rifiuti prodotti; questa azione accanto ad un’elevata percentuale di raccolta differenziata ed al recupero ed il riuso rende inutile l’incenerimento e molto bassa (e nulla in prospettiva futuribile) la quantità di rifiuti da conferire in discarica, consentendo al contempo di ridurre le bollette e creare occupazione in un settore che non avrà mai fine.
Si vuole sottolineare come l’apertura alle politiche tendenti a “Rifiuti Zero” fosse contenuta nel documento programmatico presentato dal Sindaco Di Girolamo al momento del ritiro delle sue dimissioni, documento approvato dal Consiglio Comunale di Terni nella pimavera dello scorso anno. I nostri partiti considerano superata l’esperienza dell’incenerimento che tante negative conseguenze (in termini di salute in primis) ha portato nel nostro territorio e che risulta improponibile anche alla luce delle ultime vicende legali relative all’inceneritore ASM di Maratta.
E’ stato dimostrato che non esiste una tipologia di inceneritore, nemmeno il più moderno, che non procuri problemi di salute agli abitanti dell’area in cui è collocato, e i ternani, considerando l’attuale livello di inquinamento e la percentuale di malattie ad esso legate, non hanno certo bisogno di altre fonti inquinanti. Esprimiamo inoltre con forza la nostra contrarietà ad ogni ipotesi di incenerimento nei cementifici, ventilata in questi giorni, in quanto profondamente convinti della nocività del procedimento.
Le firme raccolte dimostrano che il NO all’inceneritore è una risposta condivisa e sentita e come tale deve raggiungere il cuore dei siti decisionali, perché chi rappresenta i cittadini all’interno delle istituzioni possa scegliere in base all’interesse ed alla volontà comune. Per questa ragione saranno consegnate al Sindaco, quale Presidente dell’ATI 4, la prossima settimana e successivamente al Presidente della Provincia di Terni, al Presidente del Consiglio Regionale ed al Presidente della Regione Umbria. Invieremo inoltre una lettera ai Sindaci di tutti i comuni dell’ATI 4 ed ai Consiglieri Comunali dei Comuni maggiori e a tutti quelli della conca ternana per informarli del numero delle firme raccolte ed invitarli a prendere atto della volontà popolare e della possibilità di scelte più lungimiranti ed ecologicamente compatibili rispetto a quelle del Piano d’Ambito su cui presto saranno chiamati a dare un parere.
Si coglie l’occasione per annunciare, nel mese di marzo, l’organizzazione di una iniziativa pubblica che segue quella del febbraio 2011 che suscitò tanto interesse e vide una massiccia partecipazione con l’auspicio di allargare il numero dei soggetti promotori attraverso il coinvolgimento di altre realtà del nostro territorio sensibili alla tematica, con l’obiettivo di diffondere informazioni in merito all’argomento e far prendere coscienza del problema al maggior numero di persone in modo di averle al fianco in questa battaglia, per noi fondamentale, e di andare ben oltre quello, pur ragguardevole, degli oltre 6300 firmatari della petizione.
Prc, Idv, Sel di Terni
![Condividi](/sites/all/modules/addtoany/images/share_save_171_16.png)
Recent comments
12 years 1 settimana ago
12 years 1 settimana ago
12 years 1 settimana ago
12 years 1 settimana ago
12 years 1 settimana ago
12 years 1 settimana ago
12 years 1 settimana ago
12 years 2 weeks ago
12 years 2 weeks ago
12 years 2 weeks ago