NODINO DI PERUGIA, LETTERA DI RISPOSTA ALL’ANAS (INVIATA
ANCHE A TUTTE LE ISTITUZIONI E LE REALTÀ SOCIALI
INTERESSATE) DOPO CHE QUEST’ULTIMA AVEVA COMUNICATO
L’AVVIO DELL’ITER DELLA PROGETTAZIONE DEFINITIVA
DELL’OPERA. ALLERTATA ANCHE LA CORTE DEI CONTI, INVITATA
A VERIFICARE IL COMPORTAMENTO ANAS: “SPENDERE SOLDI
SULLA PROGETTAZIONE DI UN’OPERA CHE POTREBBE NON
ESSERE APPROVATA POTREBBE COMPORTARE IL RISCHIO DI
SPERPERARE DENARO PUBBLICO”. IL 25 MAGGIO
MANIFESTAZIONE DAVANTI ALLE SEDI DI GIUNTA E CONSIGLIO
REGIONALE.

“Grande sorpresa nella cittadinanza poiché la classe politica e le
amministrazioni comunali di Perugia e Torgiano con i propri Sindaci si
sono espressi o in maniera contraria alla realizzazione dell’opera
Nodino oppure chiedendo ben nuove valutazioni, risultando ormai
superato il quadro territoriale di oltre vent’anni fa, sia nei suoi connotati
fisici, sia nelle relazioni di traffico ove è colpevolmente venuto a
mancare ogni supporto di valido sistema di trasporto pubblico. Tutto ciò
viene trasmesso per conoscenza anche alla spettabile Corte dei conti,
cui chiediamo di valutare l’operato di Anas prima che altro denaro
pubblico venga speso per un progetto a forte rischio causa sopraggiunti
vincoli Ambientali (Zona SIC/ZSC) e causa diverse valutazioni
urbanistiche, trasportistiche e costi-benefici nel frattempo maturate”.
Conclude così la risposta ufficiale di Italia Nostra Sezione di
Perugia ad Anas, sentite le associazioni, i comitati e le imprese
costituitesi di fatto nel coordinamento di soggetti sociali ed
economici contrari al cosiddetto ‘Nodino di Perugia’. Una lettera
ufficiale, quella di Italia Nostra (il testo integrale in allegato), inviata a
tutte le Istituzioni e le realtà sociali locali, regionali e nazionalI
interessate, che fa seguito alla lettera con cui Anas informava di aver
ha avviato, lo scorso 2 novembre, la progettazione definitiva del

tratto Madonna del Piano – Collestrada (appunto il Nodino di
Perugia), affermando anche che “al completamento delle attività relative
a questa prima fase, si procederà con gli studi e gli approfondimenti
tecnici della progettazione definitiva, con il contestuale recepimento di
tutte le prescrizioni e raccomandazioni Cipe di cui al progetto
preliminare approvato”.
Nella nota di Italia Nostra si replica punto per punto in maniera
dettagliata, ponendo anche alcune domande chiave: “Per quale
motivo si conferiscono incarichi onerosi per studi e approfondimenti che
potrebbero rivelarsi inutili visto che il Ministero dei Trasporti ha chiesto di
valutare proposte alternative che Anas non ha mai elaborato?”.
E ancora: “È del tutto evidente che gli annunciati nuovi rilievi sul traffico,
che Anas asserisce essere in corso, non potrebbero che confermare un
calo dei flussi stanti le limitazioni da covid. È infatti sotto gli occhi di tutti
che in questo periodo sono scomparse le annose code sui punti
nevralgici. Che valore potranno avere, pertanto, i rilievi n corso, se non
sospendere ogni determinazione pro Nodino/Nodo di Perugia? Ma
soprattutto come è possibile che Anas spenda già per un progetto
definitivo quando, dovendosi ancora determinare il giusto tracciato,
manca di fatto il vero progetto preliminare? Cosa farà Anas dei rilievi
geognostici e topografici in corso se verrà individuato un tracciato
diverso? Perché Anas non sospende ogni determinazione e azione pro
Nodino almeno in attesa delle annunciate migliorie (doppia corsia) sulla
rampa che sale verso Perugia presso il bivio tra E45 e Raccordo A1?
Cosa succede se tali migliorie dovessero superare le note criticità di
traffico? Perché Anas mostra di procedere verso il Nodino
insensibilmente alle osservazioni predette già ampiamente note anche
al grosso pubblico? Perché procede insensibilmente al forte sospetto
che il Nodino sia del tutto inutile, atteso che le lamentate criticità sono
determinate per grandissima parte dal traffico locale che grava sul
raccordo Autostradale in direzione Perugia e sulla Statale SS75 in
direzione Foligno e non sulla E45?”.
Da qui anche la messa in mora da parte di Italia Nostra sul rischio
di denaro pubblico relativo alla progettazione di un tracciato che

potrebbe non essere quello che sarà poi realizzato, inviando la
lettera anche alla Corte dei conti perché valuti “l’operato di Anas prima
che altro denaro pubblico venga speso per un progetto a forte rischio
causa sopraggiunti vincoli Ambientali (Zona SIC/ZSC) e causa diverse
valutazioni urbanistiche, trasportistiche e costi-benefici nel frattempo
maturate”. C’è, infatti, la necessità della “valutazione ambientale
strategica VAS sul progetto preliminare preso a riferimento per il
progetto definitivo”, che in caso di esito negativo renderebbe inutili
le spese in corso.

Una posizione rinforzata, dopo la presa di posizione dei sindaci di
Perugia e Torgiano, dalla decisione unanime del Consiglio
regionale di sospendere il giudizio sul Nodino, procedendo ad
approfondimento e valutazioni sull’effettivo impatto, sia ambientale che
in termini di riduzione del traffico, aprendo anche all’ipotesi di soluzioni
alternative. Come noto, secondo i monitoraggi e gli studi condotti nel
passato, anche recente, l’opera ridurrebbe in maniera del tutto
marginale l’intasamento veicolare, in quanto solo una parte minimale del
traffico si dirige verso Roma e quindi il Nodino non porterebbe
sostanziali miglioramenti in termini di fluidificazione del traffico
d’accesso/uscita su Perugia verso e da Foligno e Altotevere.
LA MANIFESTAZIONE DAVANTI ALLA REGIONE
Intanto il Coordinamento dei Comitati, delle Associazioni, delle
Imprese e dei Cittadini sta organizzando la manifestazione – Nel pieno
rispetto delle misure anti Covid - che si terrà Martedì 25 Maggio a
Perugia davanti alle sedi della Giunta e del Consiglio regionale, per
sensibilizzare sull’argomento dopo la manifestazione tenuta nell’area
Collestrada-Torgiano-Madonna del Piano interessata dal progetto del
Nodino.
LA REALTÀ FOTOGRAFATA ANCHE NEI GIORNI SCORSI
Il Comitato ha effettuato un’elaborazione sui flussi di traffico registrati
nei giorni scorsi, in occasione delle fasi di intasamento nella tratta
Collestrada-Ponte San Giovanni. Come si può vedere il colore rosso

(intasamento) riguarda l’accesso su Perugia, mentre nella corsa in
direzione Roma il traffico era perfettamente fluido. A ulteriore
dimostrazione di come il Nodino non determinerebbe una riduzione
significativa dell’intasamento, a fronte di un impatto forte sulla
Sostenibilità ambientale, economica e sociale dell’area interessata.

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