di bnc

PERUGIA - Il Pd dell'Italia Mediana - Marche, Umbria, Toscana ed Emilia Romagna - si è riunito questa mattina a Perugia con i loro segretari (Bottini, Bonaccini, Manciulli e Ucchielli) per fare il punto sulle strategie di contrasto dei tagli nazionali ricaduti sugli enti locali dell'Italia Mediana, per il 90 per cento rigorosamente in mano ad amministrazioni di centrosinistra.  

Si è sottolineato quanto i tagli indicati dal governo rischiano di mettere in difficoltà soprattutto le Regioni dove è più estesa la quantità e la qualità dei servizi e si è messa in evidenza la prevaricazione di decisioni prese aggirando completamente le competenze delle Regioni e degli enti locali, violando i più elementari caratteri del federalismo.

La seconda parte dell'incontro è stata all'insegna invece del perfezionamento del programma della macchina del Pd nazionale, ai quali i segretari dell Pd Mediano vorrebbero portare come in dote la cultura di governo del maggior partito di centrosinistra di queste Regioni. Non sono mancati anche i temi riguardanti il miglior utilizzo di strumenti di partecipazione come le primarie e questioni quali l’esigibilità del codice etico e il ventaglio delle incompatibilità tra ruoli politici e gestionali, tra doppi incarichi, per dare ulteriore slancio al Pd, chiamato a costruire un’alternativa al Governo di centrodestra. Quindi in futuro chi amministra o è consigliere regionale non potrà essere anche segretario regionali o provinciale o dirigente di un settore del Pd in Umbria. Forse. 

 

 

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