"Quando una grande azienda decide di chiudere un punto vendita, perché magari lo considera un ramo secco, non si interessa o non tiene conto degli effetti che quella decisione ha sulla vita delle persone in carne ed ossa”. Le persone in questione sono le lavoratrici di Conbipel Terni, il negozio situato all’interno del centro commerciale Cospea, che ha annunciato la chiusura per la fine di agosto. Oggi, le 8 lavoratrici, molte con famiglie a carico e in certi casi monoreddito, hanno incrociato le braccia per uno sciopero dell’intera giornata e, insieme ai loro sindacati, Filcams Cgil e Fisascat Cisl, hanno dato vita ad un presidio con volantinaggio all’interno del centro commerciale e raccolto centinaia di firme di clienti e consumatori contrari alla chiusura del negozio. 
“Chiediamo all’azienda di tornare sui suoi passi e alle istituzioni di farsi carico della situazione di queste lavoratrici - hanno detto Lucia Rossi, segretaria della Filcams Cgil di Terni, e Sergio Sabatini della Fisascat Cisl -  perché la perdita del posto di lavoro non sarebbe solo un dramma per loro, ma un’ulteriore ferita per il territorio, considerato che non si tratta purtroppo di un caso isolato. E non dimentichiamo che le vittime di questa decisione sono donne - hanno concluso i sindacalisti - un motivo in più per scongiurare questa chiusura e i relativi licenziamenti, in un territorio in cui l’occupazione femminile fatica terribilmente a trovare spazio”. 
 

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