No al parco eolico di Castel Giorgio
Appello contro il mega impianto eolico a Castel Giorgio e Orvieto
E’ stato presentato l’11.08.2021 al Ministero della Transizione Ecologica progetto per l’installazione di 7 pale eoliche nei comuni di Castel Giorgio e Orvieto. Sono pale alte 200 metri.
Secondo il sito https://va.minambiente.it/it-IT/Oggetti/Documentazione/7975/11719 esso risulterebbe ancora in verifica amministrativa. Ne viene violentata una delle città più belle al mondo, simbolo nazionale e internazionale dell’architettura gotica dell’Italia centrale. La minaccia viene da impianti distruttivi e devastanti del territorio, costosi e scarsamente produttivi, che non risolverebbero in alcun modo il fabbisogno energetico, ma disperderebbero un patrimonio che non ha prezzo: la storia, l’arte, il paesaggio, le nostre radici. L’eolico ha creato solo speculazione e spreco di denaro pubblico perché in Italia manca ciò che può rendere gli impianti convenienti: il vento.
Spetta alla Regione dire sì o no a questo progetto decisamente fuori scala rispetto alle caratteristiche paesaggistiche, ambientali, culturali e storiche del territorio. Ci appelliamo a tutte le istituzioni e i gruppi politici perché sappiano difendere gli interessi della nostra terra.
C'è poi un'altro capitolo che in questi giorni è diventato dibattito di popolo nella zona dell'Orvietano: i terreni su cui potrebbe sorgere l’eolico. Per quanto riguarda l’orvietano si tratta di privati singoli mentre per Castel Giorgio insistono su proprietà dell’Opera del Duomo. “Sono sicuro – sottolinea il sindaco di castel Giorgio Garbini – che il presidente dell’Opera, Andrea Taddei, valuterà con grande attenzione, insieme al consiglio, il progetto in tutti i suoi aspetti. I prossimi passi che intendiamo compiere insieme al vicesindaco di Orvieto riguardano anche il coinvolgimento dell’Ente guidato da Taddei per raccogliere tutti i dati necessari per discutere nello specifico e fermare questo progetto che cozza con quella valorizzazione del territorio di cui sempre si parla e spesso è al centro di progetti di sviluppo”.
Il dibattito sull’eolico all’Alfina è dunque ufficialmente aperto con alcuni quesiti non di poco conto sull’argomento. Ad esempio; qual è la posizione ufficiale dell’Opera del Duomo? E’ possibile avviare una procedura di VIA nazionale senza avere titolarità sui terreni dove dovrebbero sorgere le pale eoliche? Quali strumenti hanno a disposizione gli Enti Locali per porre dei paletti e/o bloccare progetti a forte impatto ambientale?
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