Rifondazione comunista di Città di Castello ritiene inaccettabili e tutte da respingere le dichiarazioni del viceministro alle infrastrutture sulla conversione in autostrada della E/45. Questo balletto infinito di annunci sull'assetto viario dell'Umbria e del nostro territorio è diventato oramai davvero stucchevole. Non solo. I soliti grandi gruppi privati, vista la "necessaria" compartecipazione alla costruzione dell'infrastruttura, già si stanno sfregando le mani.

L'ipotesi di trasformazione della E/45 in autostrada è poi davvero assurda e rischia di alterare definitivamente l'assetto ambientale della nostra regione. Non si capisce davvero come sia possibile che le risorse ci siano per quest'opera faraonica e non per la messa in sicurezza dell’arteria stradale, rispetto alla quale Rifondazione comunista ha sempre denunciato il progressivo degrado. Del resto non è una novità: si lasciano le opere nell'incuria per poi santificare il necessario intervento privato.

Questa “soluzione” non tiene in nessun conto poi il territorio e non risolve certo gli attuali problemi di traffico della superstrada, anzi: cantierizzando la E/45 per un tempo indefinito ed imponendo poi un pedaggio per tutti si aggraverà la situazione causando gravi disagi economici e materiali alla popolazione umbra, lasciando poi in mano degli investitori privati, il cui unico interesse è il profitto, la gestione dell’intero tratto. Sicuramente questa strada presenta dei problemi e delle criticità concrete: per questo riteniamo che non siano più rinviabili opere di manutenzione e di generale miglioramento dell'infrastruttura, soprattutto per la sicurezza di chi la percorre. Altro che autostrada.

Riccardo Nicosanti
Segretario Circolo "L. Libertini" Prc-FdS Città di Castello

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