“Il coordinamento residenzialità anziani racchiude operatori privati che con le loro strutture fanno un lavoro molto importante di sussidiarietà al sistema socio–sanitario regionale. Per questo devono essere considerati come una ricchezza dell’Umbria e non, come spesso è accaduto in passato, un problema”. Così il capogruppo regionale del PdL, Raffaele Nevi dopo “aver letto in questi giorni la dura presa di posizione del coordinamento contro i provvedimenti della Asl Umbria 2”.

“Da anni – spiega Nevi -, il coordinamento lamenta problemi e soprattutto una grande difficoltà ad interloquire con Asl e Regione. Ciò è francamente inaccettabile. Per questo appoggio completamente la loro richiesta di avere un tavolo di confronto per affrontare una volta per tutte le molteplici difficoltà legate al tema della residenzialità per anziani”.

“Altra questione sollevata e che mi pare sia degna di una risposta da parte della Regione – scrive ancora Nevi - è che i contenuti delle convenzioni che legano le Asl ai soggetti gestori e i criteri di valutazione utilizzati per le verifiche ispettive siano univoci in tutta la regione e non lascino spazio ad interpretazioni da parte delle singole Asl. Troppo spesso – rimarca il capogruppo PdL - gli operatori privati di Terni si sono sentiti trattati in modo molto più rigido rispetto ai colleghi di altre Asl. Non so se questo sia vero, ma sinceramente la Regione non può permettersi che in qualcuno permanga questo dubbio. Per queste motivazioni – assicura -  chiederò al presidente della Terza Commissione consiliare (Massimo Buconi) di avviare un percorso all'interno dello stesso organismo con il Direttore generale e l’Assessore ed ascoltare, quindi,  lo stesso coordinamento per fare in modo che, su questo tema, non ci siano più contenziosi come è accaduto in passato”.

Condividi