da FIOM-CGIL.

«La situazione di crisi economica, l'aumento dell'inflazione e la guerra in corso rischiano di provocare danni irreparabili nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori. Nella lotta contro le disuguaglianze e le povertà è necessario coalizzare le forze sociali. Nessuno si salva da solo, abbiamo bisogno di costruire alleanze. Serve un intervento straordinario subito, come è avvenuto durante la pandemia, altrimenti si andrà verso il fermo delle piccole e medie imprese e di interi settori come la siderurgia e l'automotive, oltre alle crisi industriali come ad esempio Whirlpool, GKN e Wartsila.
Occorre aprire un confronto nel nostro Paese tra imprese, governo e sindacati sugli asset strategici dell’industria, e negoziare in Europa una politica energetica e industriale comune con l’obiettivo di salvaguardare il clima e l’occupazione. La Rete Pace e Disarmo ha lanciato le manifestazioni di pace programmate per il 21, 22, 23 ottobre nelle città italiane, ma è indispensabile costruire una mobilitazione ampia di carattere europeo.
Con la manifestazione di sabato scorso della Cgil in piazza del Popolo abbiamo lanciato un percorso di mobilitazione per rimettere al centro il lavoro e la pace e per chiedere al nuovo governo passi in avanti sui temi delle politiche industriali, della transizione ecologica, del recupero del potere d'acquisto del salario, della lotta alla precarietà, della sicurezza del lavoro, e della democrazia. Per noi la Costituzione è la Via Maestra: la Costituzione si applica, non si cambia».
Così Michele De Palma nel corso della conferenza stampa "Non per noi ma per tutti e tutte"
#5novembreinpiazza 

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