ASSISI - E' un centro specializzato nella riabilitazione e inserimento sociale di persone con grave disabilita' plurima di tipologia sensoriale fisica e mentale, l'istituto Serafico da dove Papa Francesco comincera' venerdi' la sua visita ad Assisi. "Una cattedrale vivente" come amava definirlo l'ex vescovo monsignor Sergio Goretti.
 

Il Serafico e' un luogo nel quale i giovani "vanno contro corrente e non si arrendono mai" ha detto la presidente Francesca Di Maolo. "Rappresenta un inno alla vita" ha aggiunto.
 

L'istituto e' un ente ecclesiastico, senza scopo di lucro, riconosciuto civilmente. E' ospitato in un vasto edificio in pietra rosa del monte Subasio, a pochi metri dalla Basilica di San Francesco. Il panorama si apre sulla verde pianura dell'Umbria, nel cui cuore si erge la Basilica di S.Maria degli
Angeli. E' nato nel 1871 per opera del francescano Beato Padre Ludovico da Casoria.
 

Il Serafico e' accreditato con il Servizio sanitario nazionale per trattamenti riabilitativi residenziali, semiresidenziali ed ambulatoriali. Offre, inoltre, un servizio di diagnostica specialistica per valutazioni funzionali globali o per singola area di sviluppo.
 

L'istituto ospita 70 ragazzi residenti, mentre 20 sono i ìsemiresidenti. Sessanta invece quelli che usufruiscono dei servizi ambulatoriali e circa 150 i giovani che ogni giorno sono presenti in istituto.
 

Oltre un centinaio quelli che venerdi', accompagnati dagli operatori, saranno presenti nella cappella dell'istituto ìSerafico, insieme a Papa Francesco.

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