Nel bilancio 2017 il fatturato più alto della storia Sogepu: 17 milioni di euro
CITTA’ DI CASTELLO - “Tra due mesi Sogepu presenterà all’assemblea dei soci il bilancio con il fatturato più alto della sua storia, con ricavi per circa 17 milioni di euro contro i 13 milioni del 2016, lo specchio di un’azienda che negli ultimi cinque anni è cresciuta costantemente e oggi, con i suoi impianti e la sua professionalità, è punto di riferimento in Umbria per la gestione integrata dei rifiuti”
Lo ha annunciato il presidente di Sogepu Cristian Goracci nella conferenza stampa di stamattina alla presenza del sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta, del vice sindaco con delega alle società partecipate Michele Bettarelli, dell’assessore all’Ambiente Massimo Massetti e del direttore dell’azienda Ennio Spazzoli.
“Il risultato che abbiamo ottenuto è frutto del lavoro di tutti i dipendenti, all’interno di un’azienda che si è consolidata in questi ultimi anni ed oggi capace di investire, di essere competitiva sul mercato e di ottimizzare i costi”, ha spiegato Goracci, che ha sostanziato le proprie affermazioni con i dati: 12 milioni di euro di investimento, in attuazione del Piano d’Ambito dell’ex Ati 1, per la realizzazione dei nuovi impianti per il trattamento del rifiuto indifferenziato e della frazione organica, che verranno attivati a metà 2018 nell’ambito del potenziamento del polo di Belladanza; l’aggiudicazione a settembre 2017 del bando di gara da 2 milioni 485 mila euro emesso da Valle Umbria Servizi (Vus), che riguarda la gestione per 12 mesi (rinnovabili) della raccolta e del trasporto di rifiuti solidi urbani nei comuni di Bevagna, Foligno, Nocera Umbra, Spello, Valtopina, Campello sul Clitunno, Castel Ritaldi, Montefalco, Spoleto e Trevi; l’abbassamento di 855 mila euro dal 2015 al 2018 del costo del servizio di igiene urbana a Città di Castello (dagli 8 milioni del 2015 ai 7 milioni 145 mila euro del 2018), grazie alla razionalizzazione delle spese e a scelte strategiche nell’individuazione degli impianti nei quali trattare i materiali provenienti dalla raccolta differenziata.
“Le economie di scala nella gestione di Sogepu permetteranno nel 2018 di risparmiare a Città di Castello oltre 200 mila euro sui costi di gestione del servizio di igiene urbana, grazie ai quali il Comune è stato messo in condizione di tagliare ulteriormente il costo della Tari, come avvenuto già negli ultimi due anni”.
Anche nel 2018 l’amministrazione comunale di Città di Castello confermerà, infatti, la scelta di ridurre la Tari per le famiglie di un ulteriore 5 per cento, portando la diminuzione della tassa nel triennio 2016-2018 al 16 per cento (8 per cento nel 2016 e 3 per cento nel 2017).
Nella conferenza stampa è stato evidenziato come per effetto dell’abbattimento della Tari nell’ultimo triennio, una famiglia tipo di tre persone che abita in una casa di 100 metri quadrati arriverà a spendere complessivamente 42 euro in meno in un anno, in un contesto nel quale i costi per le utenze domestiche sostenuti dai residenti di Città di Castello sono tra i più bassi in Umbria, attestandosi a una soglia inferiore tra il 9 e il 27 per cento rispetto alle principali città della regione.
“Alla luce di questi riscontri – ha puntualizzato Goracci - risulta pienamente centrato l’obiettivo dell’accordo strategico firmato da Sogepu con Valle Umbra Servizi (Vus) a marzo del 2017, che attraverso l’integrazione delle attività e degli impianti puntava a escludere il trasferimento fuori regione delle frazioni provenienti dal trattamento del rifiuto indifferenziato raccolto nei territori di competenza e a evitare l’aumento delle tariffe applicate agli utenti”.
Le azioni sul versante dell’ottimizzazione dei costi non hanno tralasciato la qualità dei servizi e il miglioramento della raccolta differenziata dei rifiuti, che è stata perfezionata ed estesa nel territorio comunale anche nel 2017.
“Mentre a Città di Castello si spende meno per i servizi di igiene urbana – ha osservato Goracci – aumenta, infatti, la percentuale di raccolta differenziata, che nel 2017 ha fatto registrare un balzo dell’8,43 per cento, portando il dato comunale alla quota del 59,13 per cento, rispetto al 50,70 per cento del 2016”.
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