I Navigator del RdC chiudono la loro avventura, per scelta del governo e con la soddisfazione di molte regioni che si tolgono il peso di pagare gli stipendi e non avere risultati soddisfacenti. Eppure i Navigator dovevano aiutare chi percepva il reddito di cittadinanaza ad inserirsi nel mondo del lavoro. In passato, a dicembre 2018 l’allora ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio aveva parlato per la prima volta in tv dei navigator, senza sbilanciarsi sul numero di potenziali assunti. Il mese dopo Di Maio aveva poi promesso un concorso per assumere circa 10 mila navigator, mentre l’Agenzia nazionale delle politiche per il lavoro (Anpal) aveva previsto il reclutamento di 6 mila tutor, sottolineando come fosse necessario un accordo tra lo Stato e le regioni, che hanno la competenza in questo ambito. A marzo 2019 l’intesa raggiunta parlava dell’assunzione di circa 3 mila navigator: un numero oltre tre volte più basso rispetto a quello promesso da Di Maio.

Per finanziare la figura dei navigator, il decreto con cui è stato introdotto il reddito di cittadinanza aveva stanziato complessivamente 500 milioni di euro, divisi in 200 milioni per il 2019, 250 milioni per il 2020 e 50 milioni di euro per il 2021. A marzo 2021 il decreto “Sostegni” ha poi  rinnovato (art. 18) i contratti fino alla fine del 2021, stanziando altri 61 milioni di euro circa. Sono stati soldi ben spesi?

Per farsi un’idea sul ruolo avuto dai navigator, guardiamo alcune statistiche contenute nel rapporto su questa figura professionale pubblicato a luglio scorso da Anna. Al concorso per essere assunti come navigator, avviato nell’estate 2019, sono stati ammessi circa 50 mila candidati, poi scesi a circa 20 mila effettivi partecipanti. Tra questi, solo 6 mila sono stati ritenuti idonei, mentre gli assunti sono stati poco meno di 3 mila. Più nello specifico, i navigator contrattualizzati sono stati 2.978, poi scesi a 2.651 a inizio 2021, a causa dei soggetti dimissionari, mentre oggi sono circa 2.400.

Ma quanto hnno inciso i Navigator per dare o trovare lavoro ai percettori del reddito di cittadinanza? Poco, anzi pochissimo: burocrazia e negligenza non sanno come abbiano iniziato e quanto siano serviti: i pochi numeri a disposizione parlano di un 10% di disoccupati che hanno trovato un lavoro e un contratto, di questi nessuno sa dire con certezza se sia merito dei tutor o capacità proprie. Per molti sono stati soldi buttati, per molti come per l'assessore regionale Fioroni.

“Accolgo con grande soddisfazione la decisione del Ministero del Lavoro e della politiche sociali, in merito alla questione Navigator”, così commenta l’Assessore alle Politiche attive del Lavoro della Regione Umbria, Michele Fioroni. “La Regione Umbria – ricorda - si è opposta fin dal primo momento alla prima proroga autorizzata dall’allora Ministro Orlando e si è dichiarata contraria successivamente. Di fatto la scadenza dei contratti dei Navigator non ha inciso sul buon andamento delle nostre attività, a partire dal Programma GOL rispetto al quale sono stati raggiunti i target previsti con largo anticipo. Colgo l’occasione – conclude l’assessore Fioroni - per formulare al Ministro Marina Calderone i migliori auguri di buon lavoro”.

Abbiamo tutti pero una possibilità: due Governi non sono serviti e bastati a capire il senso, il ruolo e l'efficacia dei Navigator. Come si chiedeva il Manzoni: fu vera gloria? i posteri l'ardua sentenza.

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