PERUGIA - "Esiste un'analogia tra il presepe e il 150esimo dell'Unita' d'Italia: il presepe ha contribuito all'Unita' come momento religioso, la sua tradizione e' vivissima in ogni parte del nostro paese". Cosi' il vescovo di Perugia-Citta' della Pieve, monsignor Gualtiero Bassetti, che ha partecipato all'inaugurazione del presepe intitolato 'Il castello di Erode', messo a disposizione della Provincia di Perugia dall'associazione 'Amici del Presepe' di Citta' di Castello'.

Presenti, tra gli altri, anche il presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi. La nativita' allestita quest'anno appartiene alla scuola napoletana. E' stata composta appositamente da due maestri, Lorenzo Caso e Franco Finelli, con materiali poveri, legno e sughero, riproducendo le caratteristiche salienti della tradizione di cui sono tra gli esponenti principali. L'opera ha dimensioni notevoli. E' alta circa due metri e mezzo e si estende in larghezza per due metri. Il titolo, 'Il castello di Erode', e' giustificato dal fatto che sullo sfondo collinare che domina la capanna, si alza un maniero: la rocca del re che, seguendo la profezia, ordino' lo sterminio di tutti i neonati maschi.

 

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