PERUGIA - Gli umbri anche quest'anno non abbandonano la tradizione del regalo, anche se stanno limitando le spese. Il Natale, quindi, si festeggera' comunque nonostante la crisi, con la scelta di regali mirati, utili e non troppo costosi e soprattutto con l'attesa degli ultimi giorni per acquistarli. E' quanto emerge dall'indagine realizzata dalla Confesercenti Umbria sull'andamento degli acquisti per il Natale 2011 e sulle tredicesime, con un raffronto delle vendite natalizie negli ultimi anni.

Uno studio che ha agito in una doppia direzione, analizzando la situazione dei negozi chiedendo direttamente agli operatori economici l'andamento delle vendite e intervistando i consumatori e la loro propensione alla spesa.

Il campione preso in esame, ed intervistato nella seconda settimana di dicembre, ha riguardato 200 persone e 150 attivita' commerciali della regione. Rispetto allo scorso anno, il Natale 2011 lo possiamo definire ''last minute'', con le vendite che si stanno concentrando in quest'ultima settimana, hanno affermato stamani il presidente di Confesercenti Umbria Sandro Gulino e il direttore regionale Francesco Filippetti durante la presentazione dei dati raccolti dall'indagine.

Gulino e Filippetti hanno poi sottolineato che questo ritardo e' anche dovuto al fatto che i cittadini prima di spendere hanno voluto capire meglio le conseguenze della manovra finanziaria per le proprie tasche, oltre che ''alla spinta delle tredicesime che finora si e' fatta sentire di meno visto il tardivo pagamento di queste ultime''.

Quello di quest'anno, secondo i risultati di Confesercenti, e' quindi un regalo di Natale senza spese pazze, pensato e personalizzato con un occhio attento al budget e al portafogli e con una spesa media stimata che si aggira tra i 120 e i 250 euro. Dal punto di vista dei negozianti le vendite risultano in linea con quelle del 2010, ed il 42% degli intervistati afferma che le vendite stanno andando male. Solo il 4% sostiene invece che queste stanno andando bene.

L'Umbria si conferma poi una regione votata al risparmio, visto che solamente il 2% dei consumatori dichiara che deve ricorrere ad un prestito per far fronte alle spese natalizie (9% e' invece il dato nazionale di chi si indebita per fare acquisti). Cresce invece al 43%, rispetto al 38% del 2010, la percentuale di quelli che devono utilizzare parte dei risparmi accumulati. Con il 41% scende la percentuale di coloro che scelgono la grande distribuzione e i centri commerciali per i propri acquisti (49% era nel 2010), mentre sale ancora il numero delle persone che scelgono i mercatini e le tante iniziative natalizie alla ricerca del regalo conveniente ma carino.

Come ''luogo'' dove prendere i regali, soprattutto per i prodotti tecnologici, in costante crescita e' poi internet che quest'anno e' stato scelto dal 12% degli intervistati. Sempre di piu' anche coloro che decidono di regalare direttamente soldi (+3%). L'abbigliamento si conferma ancora una volta la scelta piu' gettonata con il 33%. ''E' comunque in calo - ha evidenziato il presidente della Confesercenti Gulino - anche perche' la gente aspetta i saldi che quest'anno arriveranno con anticipo il 5 gennaio''.

Continuano inoltre a crescere i prodotti enogastronomici (27%) e vanno ancora per la maggiore i libri (24%) e gli articoli da profumeria (22%). Infine, prosegue la tendenza al taglio dei regali per i parenti non stretti. Si taglia soprattutto sui regali per gli amici (+4%). E nonostante la crisi, ancora secondo quanto emerge dall'indagine, gli umbri non smettono di fare i regali soprattutto ai bambini.
 

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