NARNI - L’esigenza era sentita: il destino delle persone disabili il giorno dopo del decesso dei loro genitori: E di queste esigenze s’è concretamente fatta carico l’Azienda alla Persona Beata Lucia di Narni, in Umbria, realizzando i primi sei posti residenziali che saranno inaugurati a dicembre prossimo.

L’iniziativa si chiamerà “Dopo di Noi”. Gli ospiti potranno anche scegliere tra una soluzione giornaliera o residenziale, a secondo delle necessità, situazione che potrà anche essere cambiata di volta in volta. Quello che si preannuncia rivoluzionario è il mantenimento del servizio: totalmente autonomo, senza nemmeno un soldo pubblico.

Intanto all’inizio ci penserà il bilancio dell’azienda alla persona, poi le rette dei «ricoverati» faranno il resto. Ma la complessità della situazione è davvero articolata: si prevede che successivamente alla dipartita dei genitori i redditi siano per forza amministrati da un fondo chiuso, riservato ed intoccabile, volto al benessere dei ricoverati ed al mantenimento del servizio.

«Un’esperienza complessa e per niente agevole – dice ancora Carlo Capotosti – ci stiamo avventurando su un crinale poco conosciuto ma non per questo meno affascinante anche per le richieste pressanti dei cittadini che hanno problemi del genere a casa».

I lavori di ristrutturazione interessano uno splendido spazio, nel centro storico di Narni, una volta sede di avveniristica scuola materna: i lavori di ristrutturazione sono quasi completati per renderlo gradevole ad attività giornaliere.

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