NARNI - Duecentocinquantasei famiglie in attesa dei contributi che gli erano stati promessi dalle istituzioni per riparare i gravi danni subiti dalle loro case in occasione dei terremoti del 1997 e del 2000. E’ il capogruppo del Pdl narnese Sergio Bruschini a denunciare la situazione di stallo in cui versano questi cittadini che aspettano da così tanto tempo soldi che non arrivano e sono costretti a vivere in altre case o all’interno di abitazioni parzialmente inagibili. “In occasione del sisma che colpì la nostra zona nel 2000 – osserva Bruschini - furono presentate 381 domande, vennero ritenute ‘idonee’.

Di queste, da allora, solo 108 casi sono stati risolti con le richieste di risarcimento che hanno avuto esito positivo, si tratta delle domande classificate ‘A – B – e D’, ovvero quelle riguardanti i casi più gravi in assoluto; le altre (356) sono rimaste ferme e non c’è mai stata alcuna forma di contribuzione nei confronti delle famiglie che avevano dichiarato, dimostrandolo, di aver subito grossi danni alle case dal sisma. In tutto questo tempo le famiglie interessate non sono rimaste con le mani in mano, anzi molti di questi sfortunati cittadini hanno presentato il progetto di sistemazione e risanamento sismico ed altri hanno addirittura altri anticipato somme proprie. Il sindaco in tutto questo tempo si è sempre celato deitro alla più classica delel giustificazioni: ‘il Ministero non eroga i fondi e noi non possiamo fare nulla’. E’ vero – ammette Bruschini -, la crisi economica e gli altri eventi calamitosi verificatisi successivamente hanno drenato risorse in ogni dove. Che fare allora? Continuare a sostenere che è tutta colpa del Governo non è più il caso. Il sindaco Bigaroni ha l’obbligo di fare qualcosa, subito, senza ulteriori indugi.

Molte di queste famiglie vivono un disagio costante, hanno avuto ordinanze anche parziali di sgombero della propria abitazione che è lesionata e che altri eventi potrebbero peggiorare. Una situazione analoga la stanno vivendo gli abitanti della zona di Marsciano, dove il sindaco, per richiamare l’attenzione delle istituzioni, ha inscenato una protesta che è andata a finire anche sui tg nazionali, trasferendo in una tenda il proprio ufficio e l’aula consigliare. E la Regione, a seguito della protesta, si è mossa; la presidente Marini ha ottenuto un incontro al Ministero dove ha prospettato l’ipotesi che la stessa Regione dell’Umbria possa anticipare i soldi necessari attraverso l’acquisizione di un mutuo ad hoc, previa autorizzazione dello stesso Ministero.

Non si potrebbe fare la stessa cosa anche per i cittadini del nostro territorio che attendono da più di dieci anni che qualcuno gli riconosca i danni subiti a causa del terremoto? Con il mio ordine del giorno chiedo al nostro sindaco di presentare immediatamente una richiesta in tal senso alla governatrice Marini in modo tale che si attivi per fare inserire dalla Regione i finanziamenti necessari al comune di Narni nel possibile mutuo regionale che dovrà finanziare in anticipo i soldi dovuti dal Ministero”.

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