PERUGIA - Domenico Notarangelo ebbe la fortuna di poter fotografare Pier Paolo Pasolini mentre girava, nel 1964, ''Vangelo secondo Matteo''. I suoi scatti, anche e soprattutto quelli ''rubati'', sono ora esposti in una mostra organizzata dal Comune di Perugia, che aprira' al pubblico domenica prossima e sara' visitabile fino all' 8 maggio.

''Vangelo secondo Pasolini'' e' il titolo dell'evento che sara' inaugurato sabato pomeriggio, alle 18,30, a Palazzo della Penna. Notarangelo, che oggi e' un attivissimo signore ottantenne, accompagno' il regista sul set del film, girato in gran parte a Matera ed in Lucania. Una delle foto piu' belle mostra Pasolini, senza i suoi abituali occhiali scuri, in estatica contemplazione dei ''Sassi'' assieme all' attore che interpretava Gesu', un giovane studente catalano.

Gli scatti piu' interessanti sono in effetti quelli non ufficiali, realizzati con due fotocamere che Notarangelo nascondeva sotto il vestito di centurione romano, partecipando al film anche come comparsa. Al momento opportuno, da sotto l'armatura compariva la macchina fotografica.

E' il Pasolini piu' vero quello che esce dalle foto, il colto intellettuale e regista che dirige il set ma anche il figlio premuroso nell'atto di sistemare il velo di sua madre, Susanna, anche lei presente nel film nelle vesti della Madonna. In altre foto compaiono comparse molto speciali come la scrittrice Elsa Morante, che fu anche assistente alla regia, e il poeta Alfonso Gatto.

Nella mostra e' esposta anche una lettera che prova il legame tra l'idea del film, l'Umbria e lo spirito francescano. ''Vangelo secondo Matteo'' venne infatti concepito da Pasolini ad Assisi, durante un incontro promosso dalla Pro Civitate Christiana.
 

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