ASSISI - Tenere alta l'attenzione sui terremoti e offrire un contributo costante alla riflessione e all'azione, in tema di prevenzione, per rendere più sicura la vita di tutti è l'obiettivo della mostra 'TerreMoti'. Ideata dallo Studio Rocchi, promossa e ospitata dal Sacro Convento di Assisi, è stata inaugurata nel chiostro di Sisto IV adiacente la Basilica di San Francesco d'Assisi dove resterà aperta e visitabile fino ad ottobre. Propone una serie di pannelli illustrativi e un'applicazione multimediale.

L'azione di sensibilizzazione e la centralità della prevenzione, specialmente alla luce delle nuove scosse che si sono registrate il 10 aprile, sono stati al centro dell'incontro di presentazione che, moderato da padre Enzo Fortunato, direttore della sala stampa del Sacro Convento, ha visto gli interventi del custode, padre Mauro Gambetti, del curatore della mostra Paolo Rocchi e di Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria, a parere della quale “Questa Mostra è una importante occasione di riflessione sia per gli addetti ai lavori ma anche per tutta l’opinione pubblica. Importante anche perché ha un approccio prima di tutto scientifico. L’Umbria è una Regione che nei tempi recenti ha vissuto tre grandi terremoti. Da tutti questi eventi la comunità umbra ha saputo farne tesoro”.

“Con grande umiltà – ha poi aggiunto - l’Umbria ha saputo dunque fare tesoro di queste gravi calamità, anche con il contributo della scienza, così come di tutti gli altri soggetti pubblici e privati interessati a calamità come un terremoto. Ritengo tutto ciò anche un fatto di grande civiltà perché questo lavoro ha contribuito ad elevare enormemente la cultura della prevenzione sismica. L’Umbria è anche una terra laboratorio che in questo specifico settore ha sviluppato una grande qualità nella ricerca, nella tecniche, nelle norme, tra le più importanti al mondo”.

La presidente Marini ha voluto anche sottolineare un altro aspetto particolare: ”In Umbria viviamo in luoghi antichi, con una storia urbanistica millenaria, di grande fascino e bellezza, ma dove la sicurezza sismica è ben più difficile e complessa da garantire rispetto a città moderne e contemporanee. Ed è questa la sfida che abbiamo noi: tenere insieme il patrimonio artistico-urbanistico con la sicurezza della vita delle persone”

La presidente infine, per ciò che riguarda il tema della prevenzione, ha affermato che questa ”si fa in tempo di pace. “Ciò significa avere un quadro di norme ordinarie così come è necessario avere adeguiate risorse”.

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