CITTA' DI CASTELLO - Presentata l’undicesima edizione della mostra internazionale di arte presepiale di Città di Castello, evoluzione dell’iniziativa dedicata ai maestri napoletani e poi arricchita con esemplari nazionali ed internazionali. Ospite del 2010 è l’Africa, attraverso i presepi tradizionali allestiti nel Duomo inferiore dove si trova il corpo principale della mostra. Intorno a questo nucleo è stato costruito un percorso ricco di collaterali che abbraccia tutto il centro storico. Tra gli eventi principali la mostra di letterine, - oltre 120 dall’Ottocento ai decenni scorsi -, "Caro Gesù bambino…" presso la tipografia Grifani Donati.

La presentazione.

Alla vigilia di un nuovo inizio" ha detto il sindaco tifernate Luciano Bacchetta "l’Amministrazione comunale auspica che la manifestazione sappia mantenere e superare il livello di qualità raggiunto, confermandosi uno degli appuntamenti di riferimento del calendario regionale. Potenziare e definire l’identità turistica di Città di Castello rappresenta un obiettivo su cui le istituzioni locali sono da tempo impegnate, convinte che nello sviluppo sostenibile del territorio una parte fondamentale sia svolta dalla cultura e dalle azioni immateriali. La mostra di arte presepiale è da questo punto di vista un caso emblematico nell’attestare come la società civile colga, prima e a volte meglio di accurate analisi tecniche, le vocazioni autentiche. La nostra non è una battaglia condotta in solitudine: oltre alla presenza imprescindibile dei maestri di Napoli e delle loro opere, il supporto dell’Azienda di promozione turistica dell’Umbria è stato fondamentale così come la disponibilità della Diocesi di Città di Castello nel concedere le principali ambientazioni di un evento, al quale è difficile rimanere indifferenti, come difficilmente si resiste alla magia senza tempo del Natale".

"Il decennale ha scandito una discontinuità" ha detto il presidente degli Amici del presepio di Città di Castello Gualtiero Angelini "all’interno della quale, condividendo valutazioni e prospettive con i nostri maestri ed amici di Napoli, è stato elaborato un progetto nuovo, sebbene legato, perfino sentimentalmente, alla mostra come l’abbiamo conosciuta finora. Sono state privilegiate realtà artistiche finora poco conosciute e quelle di casa nostra. La presenza di Anghiari e il potenziamento della collaborazione con la diocesi sono primi frutti del nuovo corso. La mostra non è mai stata, pur in un certo rigore di scelte, una sinossi di arte presepiale ma, ogni anno con accenti compositi, un gesto d’amore verso i miti dell’infanzia. Questo approccio ci ha guidati fino alle letterine di Gesù bambino, tradizione che dà voce ai desideri di generazioni di italiani; tra questi anche di molti Amici del presepio. A nessuno sarà sfuggito che la mostra ha un nuovo logo: abbiamo scelto L’adorazione dei pastori, terracotta invetriata della bottega di Andrea della Robbia, custodita nella Pinacoteca comunale di Città di Castello. I visitatori potranno ammirarla dopo l’intervento di manutenzione che la nostra associazione ha finanziato, come tributo per l’appropriazione, forse immodesta".

Programma.

Il Duomo.

Il cuore della Mostra internazionale di arte presepiale è il Duomo inferiore di Città di Castello con un’ala completamente dedicata ai maestri napoletani, protagonisti non solo dell’esposizione principale ma anche dell’originale vetrina sugli antichi mestieri, le cere e le minuterie, realizzata da Lorenzo Caso, Franco Finelli e Lucio Ferraro, nella sala Santo Stefano del Vescovado, dove sabato 4 dicembre si terrà alle 18.30 il concerto del coro polifonico Icense, primo appuntamento della rassegna "Luci di Natale". L’omaggio all’Africa sarà allestito con i presepi provenienti dal Museo di Verona e con le opere dei ragazzi disabili del Togo, accompagnate da una mostra fotografica su questa esperienza. Quindi una rosa di natività provenienti dal Kenia dove opera la missione delle Piccole Ancelle del Sacro Cuore di Città di Castello. Il Duomo inferiore ospiterà per la prima volta un confronto tra quattro regioni, - Veneto Toscana Umbria e Sicilia - su presepi di terracotta e ceramica. Nella stessa sede i cinque presepi di Vittorangelo Polverini, artista toscano, i cui personaggi hanno i volti dei committenti. La terra toscana sarà presente anche con Arxaia e con il giornalista Michele Casini che ha calato la natività nell’ambiente del circo. Nella Cattedrale superiore saranno visibili i presepi tradizionali del Gruppo di amici di Martinengo.

Il percorso.

Il Museo del Duomo è stato scelto per il presepe della famiglia Bruscoli-Buso, un esemplare in ceramica faentina di valore inestimabile, e per una pregevole natività in ceramica di Marco Bonechi; la Cappella Vitelli della chiesa di San Francesco proporrà il presepe di Greccio, concesso dal museo omonimo, mentre la chiesa del Buonconsiglio il grande presepe in cartapesta. In via San Florido la società rionale Prato espone i presepi innevati "Jolly World Christmas", il rione Mattonata un’opera di scuola tradizionale umbra; nella chiesa di San Domenico gli studenti dell’istituto d’Arte di Anghiari hanno realizzato un presepe in materiali poveri e nell’ ex-chiesa di San Sebastiano il presepe innevato e riflesso, un’opera ricca di prospettiva ed effetti speciali. Il presepe di cristallo dell’artista senese Massimo Lippi, realizzato in collaborazione con i maestri vetrai di Colle Val d'Elsa, illuminerà l’atrio del Palazzo Comunale, la scuola storica di San Filippo ha scelto l’atrio per collocare la natività in un borgo toscano, mentre i presepi riconducibili all’esperienza dei Baroni Franchetti saranno esposti presso laboratorio Tela Umbra, insieme ad un modellino realizzato dai bambini delle scuole montessoriane, e presso il Centro di documentazione per l’infanzia. Completano il quadro la Pinacoteca comunale, sede della terracotta "Adorazione dei pastori" della bottega di Andrea della Robbia scelta come logo della mostra, i circa ottocento presepi della Collezione Silvio Bambini sotto il Loggiato Bufalini, nella chiesa di San Giuseppe presso il monastero delle Clarisse urbaniste un presepe di scuola umbra realizzato con la tecnica dei diorami. Appena fuori dal centro storico statue di fattura siciliana in dimensioni reali all’Opera pia Muzi Betti, presso la chiesa di San Martin d’Upò il primo presepio realizzato dall’artista tifernate Claudio Conti, nel centro di Garavelle una collezione di presepi umbri.

Collaterali.

Allestita nelle sale della Tipografia Grifani Donati la mostra "Caro Gesù Bambino…" offre uno spaccato molto ampio di scritti, , circa 120, provenienti da regioni e ceti sociali diversi, insieme ad un Gesù bambino semovente ed altri pezzi di antiquariato presepiale. Da sabato 4 dicembre e per tre sabati consecutivi, la rassegna "Luci di Natale" seguirà la mostra con il concerto del coro polifonico, sabato 4 dicembre alle 18.15, presso il Salone Santo Stefano, un concerto di musiche natalizie, sabato 11 dicembre ore 18.00, nel salone gotico del museo del Duomo, infine sabato 18 dicembre il programma si concluderà con "Il natale, tradizione e tradizioni", conferenza di madre A. Adeodata Spadavecchia, delle monache benedettine di Citerna.

L’inaugurazione è prevista domani, sabato 5 dicembre, alle 18.00; alle 11.30 nel salone Santo Stefano del Vescovado ci sarà l’apertura della mostra sugli antichi mestieri.

Condividi