E’ stata la Mostra del dolore e della tristezza, per la tragica scomparsa nella giornata conclusiva dell’allevatore Fabrizio Bertini. E’ stata la Mostra della disperazione e dello sdegno per la sottrazione del pony ‘Charlie’. E’ stata, però, anche la Mostra della passione per il cavallo: vissuta in modo forte ed
entusiasta dagli allevatori e dagli addetti ai lavori; vissuta con gioia e piacere dalle migliaia di persone che l’hanno visitata; vissuta con il sorriso dai 700 studenti che nella prima giornata della manifestazione hanno invaso i campi e i saloni della kermesse nell’ambito del primo concorso multimediale ‘Il cavallo, una scoperta’; vissuta con grande lavoro e impegno da chi ha contribuito al suo svolgimento. Mai come quest’anno nei tre giorni della 47^ Mostra Nazionale del Cavallo di Città di Castello si sono alternati momenti e stati d’animo diametralmente opposti, esperienze bellissime e drammatiche, felicità e
sofferenza. Su tutto e al di là di tutto, la manifestazione, con i suoi 800 cavalli e le migliori rassegne nazionali e internazionali, ha confermato di essere punto di riferimento in Italia per il mondo equestre, snodo immancabile per chi lavora con il cavallo, da chi fa allevamento a chi fa spettacolo, da chi fa sport a chi coltiva, giorno per giorno, una passione genuina.

“Nonostante le vicende tristi che hanno, purtroppo, caratterizzato questa edizione e rispetto alle quali rinnoviamo la nostra vicinanza a chi ne è stato protagonista – commenta il presidente dell’Associazione Nazionale Mostra del Cavallo di Città di Castello Angelo Capecci – siamo soddisfatti di come il nostro evento, in un contesto economico difficile per le manifestazioni di questo genere, abbia ancora una volta saputo catalizzare le migliori esperienze del settore e accogliere un numero davvero elevato di appassionati del cavallo”.

Il venir meno di appuntamenti importanti nelle città metropolitane e le difficoltà che anche altri stanno incontrando negli ultimi tempi, ha, in effetti, ancor di più valorizzato la continuità che la Mostra riesce ad avere e ha imposto con forza quanto sia fondamentale garantirne la sopravvivenza e lo sviluppo anche all’attenzione del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, che ha annunciato, proprio durante la cerimonia di inaugurazione di sabato, la convocazione entro settembre di un incontro che permetta di consolidare la manifestazione tifernate come evento di interesse nazionale. I riscontri numerici sulle presenze hanno certificato la tenuta della Mostra rispetto ai livelli degli ultimi anni, anche se la quota storica dei 40mila visitatori di qualche anno fa non è stata raggiunta, seppur di poco.

Visto il momento di crisi del resto un calo di presenze era stato considerato dall’organizzazione, ma il risultato più che soddisfacente è arrivato grazie a una giornata di sabato che ha fatto segnare più ingressi rispetto all’anno scorso, così come quella di domenica che è stata caratterizzata da un flusso di persone davvero consistente al mattino, non confermato, però, nel pomeriggio rispetto a quelle che erano state le passate edizioni. Il riscontro positivo ha trovato però fondamento nella qualità dell’offerta del palinsesto. In particolare in quella del Galà Equestre, proposto quest’anno dalla Regione dell’Umbria, che ha visto il tutto esaurito nelle ultime due serate, con quasi 4 mila spettatori sulle tribune.

La scommessa sullo spettacolo ha decisamente pagato in questa edizione, con lo show intitolato ‘Cavallo, il sogno di volare’ curato da Nico Belloni e animato da artisti straordinari come Bartolo Messina e i suo ‘Aragonas’, con le rievocazioni dei giochi medievali proposte dai Cavalieri di Arezzo, con le rappresentazioni storiche del ‘Carosello di Piero’ dell’Associazione Equestre Altotiberina e degli sbandieratori di Sansepolcro e con i numeri acrobatici presentati dall’Associazione Spettacoli Equestri Italia (ASEI) ed Equiserv, che hanno attirato ed entusiasmato il pubblico. Nell’appuntamento dell’ASEI, che ha visto confrontarsi in dieci i numeri artisti
professionisti e non professionisti, si è messa, tra l’altro, in grande luce la giovane eugubina Sara Nuti, seconda classificata con i suoi volteggi acrobatici.

Di grande valore e premiate da spettatori sempre numerosi sono state le competizioni principali della manifestazione, qualificate dalla presenza dei migliori esemplari delle razze più pregiate: il Trofeo delle Regioni di Monta da Lavoro della FITETREC-ANTE, il prestigioso Show Internazionale ‘B’ ECAHO-ANICA e le gare montate del Purosangue Arabo, le gare di salto a ostacoli e morfologia con gli esemplari del Sella Italiano. Molto apprezzati sono stati gli stand espositivi della Mostra, che hanno saputo calamitare gli interessi più diversi dei visitatori con le proposte di qualità selezionate da Annalisa Piccioni per ‘Cose in Umbria’ e il Consorzio Valtiberina Produce nel Salone dell’Artigianato Storico dell’Umbria, a EquiGusto, nel Salone delle Eccellenze Enogastronomiche dell’Alta Valle del Tevere e lo stand del progetto ‘Tre terre nel verde’, ideato dalla tifernate Maria Bianconi per incentivare il turismo in Umbria, Friuli Venezia Giulia e Piemonte.

In questo contesto, grande successo ha avuto il premio intitolato ‘Il cavallo nell’artigianato d’arte’, che, tra i trenta artisti partecipanti, ha visto imporsi nella categoria ‘creatività’ il marscianese Ermanno Buschi con il suo ‘Don Chisciotte’; nella categoria ‘innovazione’ Annarita Sensi dell’Accademia Punto Assisi con il suo ‘Cuscino con cavallo rampante ricamato’; nella categoria ‘ricerca’ la Sermat di Deruta con una ‘scacchiera in ceramica e legno’.

Condividi