Il vicepresidente del Consiglio regionale, Orfeo Goracci, fa chiarezza sulla scelta dei testi letti in Aula sabato
scorso, in occasione dell’inaugurazione, a Palazzo Cesaroni, della mostra “Arte e patriottismo nell'Umbria del Risorgimento”: “L'intervento del maestro Massimo Bartoletti pubblicato martedì 1 novembre sul Corriere
dell'Umbria – sostiene Goracci - fa luce sulla vicenda dei testi letti in occasione della presentazione della mostra tenutasi il 29 ottobre presso il Consiglio Regionale. Bartoletti, in qualità di direttore della parte
musicale, afferma testualmente ‘mi prendo la piena responsabilità delle scelte e dei brani letti’. Io ed altri (almeno i rappresentanti delle istituzioni), mentre conoscevamo la scaletta musicale, trasmessa in precedenza, nulla sapevamo delle scelte operate per i testi che sarebbero stati letti”.

“Come ho ritenuto di dire all'istante – prosegue - e con apprezzata tempestività (presiedendo in quel momento i lavori della presentazione), ‘la presentazione del quarto brano non mi ha entusiasmato’, ribadisco
ora che quella scelta è risultata fuori luogo ed inopportuna ed ha toccato la sensibilità non di ‘qualcuno’ ma della stragrande maggioranza dei presenti. Se in tanti di noi non abbiamo capito l'ironia e la ‘caricatura’ di alcuni brani una domanda si pone: siamo tutti sciocchi, ignoranti o forse altri dovrebbero avere un po' più di modestia e capire che citare un personaggio come Mussolini è stata scelta assolutamente fuori luogo e fuori contesto, che ha sminuito e dato altro taglio, secondo me, anche agli altri testi”.

“Perché – continua Goracci - si è scelto Mussolini e non Gramsci che sul Risorgimento ha scritto pagine stupende? Qui è la riprova che a volte la sensibilità, l'attenzione e la conoscenza del contesto da parte dei politici tanto biasimati non è certo peggiore di quella di altri. Ciò detto, voglio rimarcare la qualità, la bellezza, l'originalità ed il successo per l'iniziativa che il Consiglio regionale, attraverso il presidente Brega, ha voluto realizzare con questa mostra dedicata al Risorgimento italiano, esaltando gli elementi caratterizzanti e le specificità umbre, avendo saputo da un lato raccogliere le sollecitazioni del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e dall'altro cogliere l'opportunità che le celebrazioni hanno dato per ravvivare e rinfrescare la memoria storica e culturale su cui posano i fondamenti della Repubblica Italiana”.

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