Morto Bruno Nicchi grande dirigente del Pci del dopoguerra
Di Ciuenlai - E' morto a Perugia, Bruno Nicchi, uno degli esponenti di spicco del Partito Comunista Umbro degli anni del dopoguerra. Nato a Fighille (una frazione del Comune di Citerna) nel 1930, cominciò da giovane a sperimentare la dura pratica del “rivoluzionario di professione”, quando negli anni 50 fu mandato ad organizzare il partito nella zona di Gubbio. Venuto a Perugia, fu membro dei principali organismi dirigenti del Pci.
Nei primi anni 70 divenne segretario della Federazione di Perugia (Allora la carica di maggior prestigio nel partito) in sostituzione di un altro Altotiberino : Gustavo Corba. Nel 1973, con l'avvento della riorganizzazione del Pci su base regionale, divenne membro della segreteria umbra come responsabile dell'organizzazione.
Qualche anno dopo fu nominato Presidente della Lega Umbra delle Cooperative, che sotto al sua direzione, conobbe una significativa espansione in settori ed in ambiti industriali, fino ad allora sconosciuti a questa organizzazione. Finito il Pci, pur seguendo con passione come semplice militante l'evoluzione in Pds, Ds e Pd, si ritirò a vita privata dedicandosi al suo orto di Lacugnano, come un moderno Cincinnato.
Con lui l'Umbria perde una figura unica e insostituibile, che ancora oggi è una lezione per tutti quelli che si avvicinano alla politica. Pur avendo ricoperto tutti quei prestigiosi incarichi, ha vissuto le sue esperienze lontano dai riflettori. E' difficile trovarne traccia sul web. Eppure è stato un grande all'altezza di altri nomi come Conti, Rasimelli, Gambuli ecc.
Chi l'ha conosciuto lo ricorda in aspetti particolari, ma significativi, della sua personalità, della sua cultura popolare. “Tanto per farsi un'idea di come intendesse la funzione di dirigente, era il primo, da Segretario e non da attivista qualunque, a mettere sotto braccio il suo mazzo di volantini e ad andare davanti alla Perugina o altre fabbriche per distribuirli, parlare e ascoltare i lavoratori.
La sua, senza alcuna retorica, è stata una vita spesa per aiutare l'emancipazione dei più deboli. Infine , è stato un grande “insegnante” di cosa sia la morale per un politico. Alla moglie, i figli e a tutti quelli che hanno avuto l'onore di conoscerlo e di seguirlo nelle tante battaglie politiche e sociali da lui combattute, le più sincere condoglianze da parte della redazione di Umbria Left.
I funerali si terrano oggi presso il cimitero di Perugia
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