Ieri, un operaio di 65 anni, è morto precipitando nella tromba di un ascensore in un cantiere edile di San Mariano di Corciano, ad appena due giorni dal tragico episodio di Massa Martana, che è costato la vita ad un muratore 58enne.
Per il Segretario Regionale CGIL, Vasco Cajarelli, “il peggioramento delle condizioni pensionistiche dei lavoratori costringono non poche persone a rimandare il pensionamento, o peggio, a ricercare fonti di reddito alternative alle magre entrate previdenziali ed è inconcepibile che a 65 anni una persona possa continuare a lavorare nel campo dell’edilizia”.
Dopo questi fatti la CGIL torna a condannare il governo che non si preoccupa di porre freno a questa ingiustizia sociale e non attribuisce il rilievo che merita al pericoloso calo dell’attenzione sulle condizioni di sicurezza dei lavoratori.
A seguito della presentazione dell’INAIL “sul calo degli incidenti sul lavoro” la CGIL invita a non abbassare la guardia. Per Cajarelli “la sicurezza sui luoghi di lavoro continua a costituire uno dei maggiori problemi per la salute pubblica del nostro Paese, con costi umani, sociali ed economici affatto irrilevanti”.
 

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