PERUGIA - ''La comunita' non resti indifferente dinanzi a questi gravi lutti': lo ha detto l'arcivescovo, mons. Gualtiero Bassetti, commentando la notizia dell'ennesima morte per overdose verificatasi ieri nel territorio dell'archidiocesi di Perugia-Citta' della Pieve. In sette giorni sono infatti morte cinque persone tra i 28 e i 50 anni, tre uomini e due donne, di cui quattro a Perugia e uno a Magione.

''Prego per le giovani cinque vite spezzate dalla droga in quest'ultima settimana - ha affermato il vescovo - affinche' il Signore le accolga nel suo abbraccio di pace, conforti i loro familiari e dia a tutti la forza di non restare inermi dinanzi a questi episodi di poverta' estrema che conducono sempre piu' spesso ad una morte violenta''. ''Soprattutto - ha continuato il presule - la comunita' non resti indifferente dinanzi a questi gravi lutti. Come cristiani possa esserci di aiuto il periodo di Avvento che stiamo vivendo in preparazione al Santo Natale. La venuta del Figlio di Dio tra gli uomini, in particolare tra gli ultimi, da duemila anni ci insegna a farci carico delle poverta' e sofferenze del prossimo''.

Mons. Bassetti - riferisce una nota dell'archidiocesi - ha sottolineato che ''come Chiesa e come societa' civile si e' da sempre impegnati ad arginare la grave piaga della tossicodipendenza, ma, purtroppo, in non pochi casi si e' impotenti e non si puo' far altro che registrare delle sconfitte, perche' non sempre si riesce ad aiutare queste giovani vite''. ''Ma non possiamo e non dobbiamo arrenderci di fronte a questi crescenti episodi luttuosi'', ha aggiunto il vescovo, invitando, anzi, ''istituzioni civili, Chiesa, realta' laiche e religiose del mondo dell'associazionismo, a prodigarsi tutti insieme affinche' l'opera di assistenza e di cura a favore di queste persone fragili possa proseguire ed essere incrementata per il bene di tutti, soprattutto dei nostri figli''.

Parole dure, infine, per i ''mercanti di morte'': ''Chi commercia e spaccia la droga non solo commette un reato contro la legge, ma soprattutto - ha commentato mons. Bassetti - commette un crimine contro la vita, approfittando di persone deboli, ed e' una grave offesa al quinto comandamento di Dio, 'Non uccidere'''.
 

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