MONTONE LA DONAZIONE DELLA SANTA SPINA
Proseguono i festeggiamenti a Montone per la Donazione della Santa Spina, una delle rievocazioni storiche più antiche e suggestive dell’Umbria in scena fino a domenica 18 agosto.
Una settimana per preservare la memoria e la tradizione del borgo e dei suoi personaggi più illustri attraverso spettacoli, eventi culturali e gare di tiro con l’arco; ricordando le gesta della famiglia Fortebracci: dal padre Braccio, grande Capitano di ventura fino al figlio, Carlo, che ha donato a Montone la Santa Spina, per recare onore e prestigio al suo paese e alla sua gente. Il tutto arricchito dalla sfida tra i tre rioni (Porta del Borgo, Porta del Monte e Porta del Verziere) per aggiudicarsi il Palio ed eleggere la propria Castellana.
Nell’ambito della festa e delle celebrazioni promosse dall’amministrazione comunale per il secentenario della morte di Braccio Fortebraccio, sono in programma per sabato 17 agosto due importanti appuntamenti culturali. Si comincia alle ore 11 nella Chiesa di San Francesco con la conferenza su “Il ritorno di Braccio: la guerra e le false notizie”, con Filippo d’Agostinis nel ruolo di relatore. A seguire (ore 12) è prevista l’inaugurazione del “Museo multimediale dei Fortebracci”, un nuovo percorso museale dedicato a Braccio e al figlio Carlo che sarà presentato dal prof. Marcello Simonetta, curatore del museo.
La mattinata si concluderà con una degustazione di prodotti tipici realizzata con il progetto Montone Agroalimentare 2.0 PSR per l’Umbria 2014-2022.
I CAPITANI DI VENTURA - Violenti e crudeli, ma anche capaci di insospettati gesti di magnanimità, costituiscono una colonna dell’immaginario collettivo tardo- medioevale e del primo rinascimento e se ne narrano e celebrano ancora le gesta. Nell’edizione della Donazione della Santa Spina che coincide con i 600 anni dalla morte di Braccio, Montone dedica una mostra ai capitani di ventura. Si intitola “Capitani di ventura e castellane” la mostra di opere su carta di Luigi Simonetta che sarà inaugurata giovedì 15 agosto alle 18,30 nella Chiesa di San Francesco.
Simonetta è nato a Pavia e vive a Roma. Pittore e incisore, noto al pubblico di Venezia per avervi tenuto diverse mostre personali e per aver partecipato per oltre quindici anni alle iniziative di “Atelier aperto”, unisce nelle sue opere uno sguardo critico sulla realtà contemporanea a una riflessione su figure ricorrenti nell’immaginario universale. La sua mostra di Montone è dunque dedicata alla figura “controversa” dei capitani di ventura, spesso mercenari al soldo del miglior pagatore, ma talvolta valorosi e patriottici difensori della Città-stato, che restano figure affascinanti e sono celebrati ancora oggi
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