MONTONE – Sarà una ‘stagione vivace ed eclettica’ quella del teatro San Fedele di Montone. Lo garantisce l’associazione montonese “Residenze Instabili” che per il decimo anno è pronta a presentare la nuova rassegna di prosa.

In scena, a partire da domenica 10 novembre, cinque proposte di grande qualità, in grado di accontentare i diversi gusti del pubblico.

“Sempre più compagnie inviano i loro lavori sperando di far parte della stagione del San Fedele, questo ci rende felici – ha detto Fabio Galeotti, presidente dell'associazione culturale ‘Residenze Instabili’ -. La comunità di Residenze Instabili raggiunge il suo decimo anno di attività, un tempo sufficiente per guardarsi indietro e tirare le prime somme utili per poi andare avanti con rinnovati stimoli. Sono certo che i migliori progetti nascono dalla passione di tutti i soci, dal loro impegno e dalla condivisione di obiettivi e, non per ultimo, dal rinnovato sostegno dell'amministrazione di Montone e da tutti i nostri preziosi sostenitori. Ci avviamo all'età più bella con una stagione ricca di amore per il teatro, una stagione che apre le ali e spero ci porti lontano".

“La vivacità culturale del nostro Borgo ci caratterizza tutto l’anno – ha detto da parte sua il sindaco di Montone –. Questo cartellone di qualità permette al San Fedele di realizzare uno spazio culturale che cresce sempre di più, di registrare un ottimo numero di pubblico. Ringrazio i soci dell’associazione “Residenze Instabili” che, insieme alle altre realtà del territorio, collaborano con l’amministrazione per realizzare eventi che valorizzano il nostro borgo”.

Entrando nel dettaglio della stagione, il cartellone si aprirà domenica 10 novembre con il poetico e sognante lavoro di Franco Scaldati "Totò e Vicé", autentico capolavoro che nasce da un delicato dialogo tra due intensi clochard, portato in scena dalla compagnia Vetrano-Randisi.

Non poteva poi mancare un omaggio al Nobel Dario Fo, per il cinquantesimo dalla prima di Mistero Buffo. Il 13 dicembre, infatti, andrà in scena Matthias Martelli con "Il primo miracolo di Gesù Bambino", tratto appunto dalla grande opera del giullare per antonomasia.
Si proseguirà sabato 25 gennaio con la danza umbra, insieme alle coreografie dell'emergente Luca Calderini e della sua giovane compagnia OTHER/CO. Lo spettacolo ha vinto l'importante piattaforma coreografica del Florence Dance Festival.
Si ritoreràa, poi, alla prosa con uno dei testi più belli del teatro contemporaneo italiano, quello di Luigi Lunari e del suo "Nel nome del padre", portato al San Fedele dalla compagnia Corte dei Folli, il 15 febbraio.
Ultimo spettacolo sabato 7 marzo, un lavoro scritto da Dacia Maraini, "Mela", rappresentato da PROTE[M]US, formazione umbra per un testo piacevole e aderente alla contemporaneità.
Per informazioni e prenotazioni telefonare ai numeri: 339 1154535 - 339 4543372.

 

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