Monti Sibillini: ci vuole un presidente del territorio per rilanciare il Parco
Abbiamo letto con attenzione il dibattito aperto sul Parco dei Sibillini dei giorni scorsi ed in particolar modo la scelta dei sindaci, componenti della Giunta del Parco, di dimettersi il 20 novembre se il ministro continuerà nella sua ostinata azione di non ascoltare la comunità dei Sibillini. L'Associazione Monti Sibillini nell'assemblea annuale ha approvato un documento che invierà al ministro Clini nel quale sostiene la battaglia dei sindaci e la scelta delle due Regioni di proporre un nome del territorio, Giovanni Lattanzi di Castelsantangelo sul Nera.
Le scelta dei Sindaci e quella di Lattanzi, proposto dai Presidenti delle Regioni Umbria e Marche, le condividiamo pienamente ma come ogni volta abbiamo paura che fatta una buona indicazione arriva colui che da dietro ad una scrivania decide di muovere le pedine della scacchiera e far saltare il banco cercando di imporre un nome che viene dalle alte sfere della burocrazia italiana o amico degli amici.
Il nostro Parco ha bisogno di uno scatto di innovazione ecologista, per non dire rivoluzione ecologista, e di idee fresche e giovani per lo sviluppo sostenibile. Di persone che hanno dato al Paese e che sono in pensione ne abbiamo tante, la popolazione residente sta diventando vecchia e il Ministro insiste a mantenere un trend negativo quello di mettere pensionati nei ruoli dirigenziali anziché giovani del territorio che si sono dimostrati parte attiva per i Sibillini, e non solo, che hanno voglia di far crescere il territorio con il coinvolgimento dei Comuni e dei loro abitanti.
Speriamo che la scelta annunciata sulla stampa abbia seguito e non rimanga solo una minaccia, sarebbe un bel segnale, per la prima volta un territorio non si fa sottomettere e presenta un messaggio forte al Ministro, se questo non succede saremo sempre schiavi di alcuni burocrati che del nostro territorio hanno solo un interesse sulla carta e non l'interesse per la nostra comunità.
Se ci saranno ancora una volta scelte cadute dall'alto, con ex generali o con funzionari ministeriali o amici degli amici, che non rispecchiano le volontà di chi vive nel Parco, cioè un presidente espressione del nostro territorio, saremo promotori di un referendum per capire se ci sono ancora le condizioni e le volontà, da parte di coloro che hanno mantenuto i Sibillini quale parco naturale non sulla carta ma sulla realtà (i cittadini), di rimanere Parco Nazionale o pensare ad una nuova forma di coordinamento e di gestione.
Associazione Monti Sibillini
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