PERUGIA - ''Penso di poter affermare che la diga e' sicura e che non presenta margini di rischio per le popolazioni''. Lo ha detto in una intervista alla RaiTre il direttore dell'ente irriguo umbro-toscano, architetto Diego Zurli. Dopo il cedimento di una struttura secondaria (muro di sfioro in cemento armato, per circa 20 metri - ndr-), ''abbiamo svuotato buona parte della diga e continueremo a farlo - ha aggiunto Zurli - e nel contempo cerchiamo di mantenere la sicurezza anche in caso di eventi particolari. Intanto ci stiamo interrogando sulle cause che hanno prodotto una cosa di questo tipo.'' Rispondendo alla domanda sulle inchieste, Zurli ha aggiunto che ''la prima inchiesta l'abbiamo aperta noi, poiche' siamo interessati per primi ad operare in una struttura che dia le massime garanzie di sicurezza. Penso che abbia fatto bene il ministro dei lavori pubblici a disporre una inchiesta; anzi ci confronteremo perche' e' interesse nostro - ha concluso - capire quali sono le cause che hanno determinato un evento di questo tipo, anche se non ha prodotto inconvenienti come danni a persone e cose. Per noi e' molto importante che si faccia chiarezza; netteremo in atto tutte le misure e soluzioni necessarie affinche' si possa rendere l'opera ancora piu' sicura di quanto e'''. Il monitoraggio delle zone allagate a valle continua, cosi' come l'assistenza alle popolazioni che nella notte di giovedi' avevano dovuto lasciare le loro abitazioni, in parte per precauzione, in altra perche' (come a Piosina) l'acqua aveva invaso campi e strade.
 

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