Monsignor Maffeis celebra la Messa al Residence Chianelli
E' il luogo dove la malattia e i suoi segni e quanto mai tangibile, ma al tempo stesso diventa sempre di più il luogo di speranza, di fiducia nel domani. E' il Residence Daniiele Chianelli, o meglio i residence, visto che pochi mesi fa è stato inaugurato il secondo corpo del complessodella speranza.
“Ciascuno di noi ha vissuto momenti in cui aveva l’impressione di trascinare la vita, anziché viverla. In questo luogo si trova calore, ospitalità, attenzione alle persone e alle famiglie. Questa occasione vuol essere un momento di ringraziamento per chi ha voluto questa struttura, non si è fermato di fronte alla fatica, al dolore, quella che può sembrare una sconfitta definitiva ma ha saputo riaprire cuore, mani e mente verso gli altri”
Sono le parole pronunciate dal vescovo di Perugia, monsignor Ivan Maffeis, che ha celebrato al Residence “Daniele Chianelli” una messa per gli ospiti della struttura. Un’occasione per ricordare le persone amate che non ci sono più, ma anche per infondere coraggio e fiducia ai tanti pazienti in cura nei Reparti di Ematologia con Trapianto di Midollo osseo, diretto dalla professoressa Maria Paola Martelli ed Oncoematologia pediatrica con Tmo guidato dal dottor Maurizio Caniglia. Oltre ai pazienti e ai familiari che vivono al Residence “Daniele Chianelli” residenza speciale per pazienti in cura ambulatoriale composta da 50 appartamenti, alla funzione erano presenti anche molti medici, ricercatori del Creo (il Centro di ricerca emato-oncologico) e infermieri, rappresentanti delle istituzioni, civili e militari, il preside della Facoltà di medicina e Chirurgia, Vincenzo Talesa e il Magnifico Rettore dell’Università degli studi di Perugia, Maurizio Oliviero.
“Sono molto grato – ha commentato Franco Chianelli – al vescovo Maffeis per essere sempre vicino ai nostri malati, che viene a visitare regolarmente portando loro amore e grande conforto. Ha celebrato una funzione ricca di emozioni per tutti noi che non dimentichiamo i nostri cari che non ci sono più, proprio come mio figlio Daniele, ma anche per dare tanta speranza a chi sta ancora attraversando la difficile fase della malattia. Noi saremo sempre al loro fianco per accoglierli nella casa e nella grande famiglia del Residence “Daniele Chianelli” per supportarli in tutti i loro bisogni e donare a tutti un sorriso e tanta speranza”.
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