PERUGIA - ''Le famiglie che possono sostengano quelle in difficolta''': e' l'appello lanciato dal'arcivescovo di Perugia, mons. Gualtiero Bassetti, nel suo editoriale, nel primo numero del 2012 di ''Notizie Caritas'', il periodico della Caritas diocesana di Perugia-Citta' della Pieve, che sara' in distribuzione con La Voce e in parrocchia, ed e' consultabile da oggi sul sito www.chiesainumbria.it/caritas.

E' in gran parte dedicato alla crisi - e' detto in una nota - che investe sempre piu' singole persone e nuclei familiari e non e' soltanto di natura economica, ma soprattutto di valori. Stiamo vivendo un tempo di crisi in cui e' a rischio la dignita' dell'uomo.

''Non possiamo restare indifferenti verso i fratelli in difficolta' - scrive mons. Bassetti - soprattutto bisogna reagire a questo sentimento dilagante di individualismo e di egoismo che riguarda il comportamento di non pochi battezzati, giovani ed adulti. E' il Vangelo che ci insegna a dare da mangiare all'affamato, da bere all'assetato, a curare le 'piaghe' di tanti sofferenti che incontriamo lungo il nostro cammino, comportandoci da buoni samaritani. In questo particolare momento di crisi, quando i suoi gravi effetti si fanno sentire su singole persone, famiglie e intere comunita', chi puo' aiuti senza esitare chi e' in difficolta' anche nell'accoglierlo a casa propria, condividendone i propri beni''.

''Non voglio creare allarmismo - prosegue l'arcivescovo - ma questa crisi e' davvero pesante e non va sottovalutata, soprattutto quando le forze dell'ordine colgono un allarme sociale legato alla difficile situazione, sostenendo che 'se aumentano i problemi con le fabbriche in sofferenza, possono aumentare quelli di ordine pubblico'''.

''Mi preoccupa - prosegue mons. Bassetti - un recente dato fornito dalla Cisl Umbria sulle difficolta' occupazionali in regione che riguardano circa 4 mila lavoratori, cioe' ben 4 mila famiglie che potrebbero andare ad incrementare il numero di famiglie che si trovano gia' sotto la linea della poverta' relativa, che sono circa il 5% di quelle residenti in Umbria, secondo il dato del Rapporto 2011 sulla poverta' ed esclusione sociale di Caritas italiana e Fondazione Zancan. Queste 4 mila persone a rischio posto di lavoro sono attualmente occupate nelle ventotto principali realta' produttive della nostra regione, molte delle quali gia' in cassaintegrazione o in mobilita'. E se a questi 4 mila aggiungiamo i lavoratori di piccole e piccolissime aziende che chiudono ogni settimana senza fare piu' notizia, la situazione e' davvero pesante''.
 

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