PERUGIA - Un Pellegrinaggio lungo la Via di Francesco, da Perugia ad Assisi, per ''ringraziare il Signore'' di avere donato alla Chiesa perugino-pievese ed umbra sei nuove vocazioni e' stato compiuto oggi dall'arcivescovo del capoluogo umbro mons. Gualtiero Bassetti.

Sei giovani - riferisce la diocesi in una nota - si sono iscritti quest'anno all'anno propedeutico del Seminario regionale. Dalla chiesa di San Cristoforo di Ospedalicchio (la parrocchia piu' estrema dell'Archidiocesi), questa mattina poco dopo le 8, il presule e gli altri pellegrini hanno iniziato il loro cammino lungo la Via Francigena che conduce alla tomba del Poverello.

Hanno cosi' percorso piu' di 12 chilometri attraversando campi, vigneti, uliveti e boschi. I pellegrini sono giunti ad Assisi intorno alle 11.45, accolti dai frati del Sacro Convento. Poi nella Basilica Inferiore di San Francesco hanno celebrato l'Eucaristia, concludendo il pellegrinaggio raccogliendosi in preghiera dinanzi alla tomba del Santo.

Il pellegrinaggio e' partito dopo la recita delle Lodi e la visita a mons. Antonio Ragni, 98 anni, il ''decano'' del clero diocesano che e' stato parroco di Ospedalicchio per oltre mezzo secolo. Ad accompagnare mons. Bassetti c'erano cinque dei sei seminaristi dell'anno propedeutico: Federico Casini, Benedetto Paolucci, Simone Petrosino, Pietro Squarta e Giovanni Yang. Era assente per motivi di lavoro Antonio Paoletti, 37 anni, perugino.

Oltre che dai giovani, mons. Bassetti era accompagnato da sei sacerdoti diocesani, mons. Paolo Giulietti, vicario generale, mons. Fausto Sciurpa, arciprete della cattedrale di San Lorenzo, don Simone Sorbaioli, responsabile dell'Anno propedeutico del Seminario regionale, don Riccardo Pascolini, direttore dell'Ufficio diocesano per la Pastorale giovanile, don Claudio Schioppa, parroco di Ospedalicchio, e don Gianluca Alunni, neo parroco di Ponte San Giovanni, e da tre laici impegnati nelle parrocchie perugine di Santo Spirito e dei Santissimi Biagio e Savino e di San Cristoforo in Ospedalicchio.

Nell'omelia della messa che ha concluso il cammino, mons. Bassetti ha ribadito il motivo di questo pellegrinaggio. ''Siamo qui - ha detto - per dire grazie al Signore, perche' tutti sono piu' portati a chiedere che a ringraziare. Siamo un po' come gli uomini della parabola che furono tutti risanati dal Signore e solo uno di loro e' tornato indietro a ringraziarlo. Sono qui con tutti voi per dire grazie al Signore perche' il dono di queste giovani vocazioni alla nostra Chiesa e' una grazia grande e immeritata e per pregare per altre numerose e sante vocazioni di cui la Chiesa ha particolarmente bisogno''.

L'arcivescovo, rivolgendosi ai cinque giovani seminaristi, ha detto loro: ''voi avete avuto il coraggio di questa scelta''. ''La vostra - ha proseguito - e' una scelta controcorrente, ma e' una scelta che vi riempira' di gioia, perche' il prete e' davvero l'uomo della gioia se compie bene la sua missione, perche' e' l'uomo dello Spirito Santo, che e' lo spirito della gioia. E voi, se sarete fedeli alla vostra vocazione, camminerete su questa strada con l'aiuto di Dio e avrete il coraggio e la forza di dire no a tutta la disperazione che c'e' nel mondo, perche' porterete il fuoco dello Spirito. Quando uno ha il fuoco ha la gioia dello Spirito e puo' dire no a tutta la tristezza del mondo. La missione del prete e' una missione bellissima e se Dio vi chiama abbiate il coraggio di seguirlo''.

Federico Casini di 29 anni, ingegnare elettronico perugino che prima di entrare in Seminario lavorava nel settore dei dispositivi per l'istradamento di segnali sui satelliti, ha ricevuto la prima volta la sua ''chiamata'' - si legge ancora nella nota della diocesi - quando si trovava in Francia per lavoro. Ebbe l'opportunita' di entrare nel Seminario diocesano di Lille e, raccogliendosi in preghiera nella chiesa interna, ''mi sono sentito a casa mia - ha commentato lui stesso -, ma per accettare la vocazione ho impiegato del tempo, un percorso che mi ha portato a dire si' la scorsa primavera, in occasione dell'iniziativa della ''Missione Giovani''.

Benedetto Paolucci, 19 anni, di Citta' di Castello, al termine degli studi delle superiori ha fatto questa scelta dopo un discernimento molto graduale nel tempo. ''Iniziato a undici anni - ha spiegato - e che si e' intensificato quando ho incontrato il mio vescovo, mons. Domenico Cancian, che da quattro anni ha attivato dei corsi di discernimento vocazionale per i giovani. E' stata una significativa esperienza che mi ha portato a compiere la scelta di entrare in Seminario''.

Simone Petrosino, 21 anni, di Assisi, ha raccontato che fino a due anni fa frequentava la parrocchia solo la domenica. ''Poi, con il parroco don Ferdinando Dell'Aquila - ha rivelato -, mi sono avvicinato di piu' alla vita della comunita' parrocchiale. Un giorno ho sentito come se il Signore mi chiedesse di dichiararmi per lui facendo la scelta di entrare in Seminario e da quel momento ho iniziato a voler conoscere di piu' gli insegnamenti di Gesu' e la sua Chiesa''.

Pietro Squarta, 19 anni, perugino, dopo un anno e mezzo di vicinanza spirituale a don Riccardo Pascolini ha iniziato a riflettere sul suo futuro. ''Se proseguire gli studi - ha detto - cercando di entrare al Politecnico di Milano o di prendere coscienza di questo inizio di vocazione che e' andata crescendo al termine degli esercizi spirituali dell'Azione cattolica. Da quel momento mi sono consigliato con don Riccardo e con mons. Nazzareno Marconi, rettore del Seminario regionale, ed appena terminati gli esami di maturita' ho incontrato mons. Bassetti che ha accolto con gioia la mia decisione di entrare in Seminario.

Giovanni Yang, 27 anni, perugino di adozione essendo cinese di Pechino, e' giunto a Perugia due anni fa per studiare la lingua italiana all'Universita' per Stranieri perche' nel suo Paese lavorava con un'impresa italiana di costruzioni edili specializzata nelle decorazioni degli interni. Ha ricevuto il battesimo a quindici anni e da allora e' stato un cattolico praticante con l'interesse di approfondire lo studio della teologia. Infatti, dopo l'anno trascorso all'Universita' per Stranieri si e' iscritto all'Istituto Teologico di Assisi, l'Ita, dove e' nato in lui - conclude la nota della diocesi - un discernimento per la vocazione e successivamente ha conosciuto mons. Bassetti esprimendogli la volonta' di entrare in seminario''.
 

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