PERUGIA - “l parallelismo tra la vicenda del Titanic e la politica è fin troppo abusato, ma, in tutta onestà, si fa fatica a trovare una metafora più calzante per fotografare la situazione regionale. Mentre l'iceberg dell'antipolitica fa rotta sempre più minacciosa contro il transatlantico dei partiti, il Consiglio regionale dell’Umbria appare intento a salutare con la manina dal ponte e ad ascoltare la purtroppo celebre orchestrina anziché preoccuparsi di dare risposte concrete ai cittadini, unico modo per evitare l'affondamento”. Lo sostiene il capogruppo Udc a Palazzo Cesaroni Sandra Monacelli, soffermandosi sul “ritardo per le riforme promesse, il sommarsi degli avvisi di garanzia ad esponenti della maggioranza e l’arresto del vicepresidente Goracci che hanno, nelle settimane scorse, indotto alle dimissioni delle minoranze da tutti i ruoli istituzionali”.

Il capogruppo centrista rileva che “a seguito di ciò si è innescato un grave vulnus politico, determinato dall’occupazione dei partiti della sinistra di tutti i posti disponibili sia nell’Ufficio di presidenza che nelle Commissioni consiliari. Tale fase, che doveva servire a riflettere sulla necessità di un cambiamento per approdare ad una nuova stagione di responsabilità volta a superare la crisi, si è rivelata totalmente inutile e improduttiva. Nessun confronto, nessun dibattito sulle cose da fare, insomma tempo perso negli inutili riti di una politica vissuta ancora nelle formule e nei 'cerchi magici', che pensa oggi di poter cancellare i suoi problemi semplicemente tornando, come nel gioco dell’oca, a quella casella iniziale nella quale si è originata la maggioranza regionale umbra. Un simile atteggiamento – continua Monacelli - fa pensare che la vera antipolitica, anziché essere combattuta dalla 'buona politica', sia invece alimentata dall’insensibilità dei partiti che risultano non solo resistenti ad un profondo cambiamento, ma anche incapaci di comprendere la gravità del momento e le tensioni del Paese”.

Per Sandra Monacelli la maggioranza di centrosinistra in Consiglio regionale, “come gli sventurati passeggeri di prima classe del Titanic, è convinta di viaggiare su un piroscafo inaffondabile badando esclusivamente ad ascoltare la musica della propria orchestrina e a discutere su quale vestito indossare, non accorgendosi, invece, che la nave sta colando a picco”.

 

Condividi