di Antonio Torrelli

PERUGIA – Per il momento rimane solo un’ipotesi. Ma dopo la soddisfazione espressa da parte dell’Udu e della Rete degli studenti medi, il Comune ribadisce che “le richieste degli studenti sono state recepite come vere e proprie impellenze”.

Parola del vicesindaco Nilo Arcudi, che spezza un’altra lancia a favore delle richieste di universitari e studenti delle scuole superiori. “Ci stiamo lavorando -dichiara- e faremo tutto il possibile per mettere a punto un piano di mobilità che agevoli il trasporto dopo la chiusura del Minimetrò”.

Taxi e Minubus sono i mezzi prediletti dall’amministrazione. Con i quali ha intenzione di stabilire convenzioni valide per sopportare i costi di gestione. E, almeno per il momento, solo per la tratta centro storico-Pian di Massiano.

Un primo passo che all’Udu e alla Rete suona molto bene. Ma solo come inizio, appunto. “La nostra idea è quella di poter usufruire di una rete in grado di toccare i quartieri dove c’è un’alta concentrazione di studenti -spiega il coordinatore Udu Leonardo Esposito- e non solo la zona di Pian di Massiano. Il centro -aggiunge- è il cuore pulsante della vita sociale dei più giovani”.

Ma con quali soldi? Convenzioni a parte (ancora tutte da scoprire), dall’assessore alla mobilità Roberto Ciccone emerge un certo stupore riguardo alla proposta. “Sinceramente non sono al corrente di tale ipotesi -afferma Ciccone- e in tutto questo mi piacerebbe sapere se sono stati previsti o meno dei finanziamenti”.

Con questo non si vuole assolutamente svilire la festa degli studenti, ma di sicuro dall'amministrazione dovrà pervenire quanto prima almeno un primo quadro della situazione rispetto a costi e servizi.
 

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