Stamani, nel corso della presentazione ufficiale del marchio “Umbria Artogianato – Mobile in Stile”, a Palazzo Donini, l'assessore regionale allo Sviluppo economico Vincenzo Riommi ha consegnato ai rappresentanti delle imprese gli attestati di iscrizione nell'Elenco dei produttori concessionari del marchio in questione.

PERUGIA - Sono gia' dieci in Umbria le aziende artigiane che possono produrre e commercializzare mobili in stile con il marchio ''Umbria Artigianato - Mobile in Stile'', di proprieta' della Regione Umbria.

Stamani, nel corso della presentazione ufficiale del marchio, a Palazzo Donini, l'assessore regionale allo Sviluppo economico Vincenzo Riommi ha consegnato ai rappresentanti delle imprese gli attestati di iscrizione nell'Elenco dei produttori concessionari del marchio. Lo riferisce una nota della Regione.

''Oggi - ha sottolineato Riommi - attestiamo la prima fase di un percorso con cui la Regione, a cominciare dal mobile in stile, si propone di estendere il marchio 'Umbria Artigianato' alle produzioni d'arte e di qualita' del 'fatto a mano' realizzate in Umbria. L'obiettivo e' quello di una tutela e valorizzazione sinergica delle diverse eccellenze produttive, in modo da creare un paniere di produzioni certificate, con il valore aggiunto rappresentato dal 'brand istituzionale' che ne attesta la qualita'''.

''E' uno degli strumenti - ha aggiunto - su cui far leva per lo sviluppo dell'artigianato e dell'economia regionale, tanto piu' importante in questo momento di crisi, in cui e' indispensabile per essere maggiormente competitivi sui mercati internazionali investire nella qualificazione, nella 'reinvenzione' e valorizzazione delle tradizioni che hanno fatto la storia economica dell'Umbria''.

''Nei prossimi mesi - ha detto ancora Riommi - si attivera' la concertazione con le associazioni di categoria e i soggetti interessati per definire le procedure per la predisposizione dei necessari disciplinari di produzione in maniera di estendere il marchio anche ad altri settori dell'artigianato artistico come la ceramica, il ricamo a mano, il tessile, il ferro battuto, il cashmere. Andremo all'approvazione del Testo unico dell'artigianato, con cui non solo semplificheremo la normativa del settore, ma che sara' anche parzialmente evolutivo''.

''La strategia della Regione - ha spiegato Riommi - vuol valorizzare la qualita' del lavoro e dell'impresa, la qualita' dei rapporti di lavoro e favorire l'accesso al credito, in particolare delle microimprese''.

Illustrando l'iter e le finalita' del marchio ''Umbria Artigianato - Mobile in stile'', l'assessore regionale ha ricordato come sia stato istituito con la legge regionale 10 del 2009 e sia stato registrato a livello nazionale ed europeo, il 25 novembre 2011. La legge regionale, che tutela e promuove ''la produzione del mobile in stile prodotto in Umbria, in quanto patrimonio della cultura, della tradizione artigiana e del lavoro della regione'', individua anche delle aree di eccellenza produttiva (Citta' di Castello, San Giustino, Umbertide, Gubbio, Gualdo Tadino e Todi), dove si registra - continua la nota - una significativa densita' aziendale e una tradizione d'artigianato artistico nel comparto.

''Un punto di partenza per uno strumento concepito per dare un nuovo futuro a una realta' produttiva molto ricca, ma debole per la sua frantumazione, di cui auspichiamo si avvalgano il maggior numero di imprese artigiane che producono mobili nella nostra regione'', ha sottolineato il consigliere regionale Oliviero Dottorini, promotore e relatore della legge regionale.

Di ''grande opportunita' per portare fuori dai confini nazionali le aziende umbre'' ha parlato anche l'assessore allo Sviluppo economico del Comune di Citta' di Castello, Mauro Alcherigi.

L'importanza della riconoscibilita' del prodotto di qualita' fatto in Umbria e' stata sottolineata dal rappresentante di Confartigianato e dal presidente del Consorzio Smai di Citta' di Castello.

Sul marchio ''Umbria Artigianato - Mobile in stile'' vigila un disciplinare predisposto dal Comitato di tutela del marchio, istituito dalla Giunta regionale, ed esiste un'ampia documentazione sul mobile in stile in Umbria, raccolta dal Dipartimento Uomo&territorio dell'Universita' di Perugia nell'ambito di una indagine conoscitiva con particolare riferimento agli aspetti storici, stilistici e produttivi peculiari di questo comparto.

I risultati della ricerca, in procinto di pubblicazione - e' stato rilevato - forniscono uno strumento ulteriore per contribuire ad una maggiore conoscenza della produzione dei diversi centri regionali, caratterizzata, negli anni, da una molteplicita' di riferimenti stilistici.

Per consentire agli artigiani di familiarizzare con questa novita', il Servizio regionale Internazionalizzazione delle imprese - sezione Promozione e tutela dell'artigianato artistico ha predisposto uno schema di domanda, cui gli artigiani dovranno attenersi nel richiedere la concessione d'uso del marchio. Alla domanda dovra' essere allegata una scheda prodotto che faccia riferimento a produzioni storicamente classificate o ne rappresentino una naturale evoluzione stilistica.

La licenza d'uso, di durata quinquennale, sara' rilasciata dalla Regione Umbria su parere vincolante del Comitato di tutela del marchio Mobile in stile prodotto in Umbria, al quale competono le attivita' di controllo e sanzionatorie sulla corretta applicazione delle disposizioni del Regolamento d'uso. Tutte le ulteriori informazioni sono consultabili sul link: www.umbriartigianato.regione.umbria.it.
 

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