MM - Stop allo "scambio" di biglietti: scatta il divieto per i primi 20 minuti
PERUGIA - Biglietti inutilizzabili per 20 minuti dopo l'uscita dal minimetro': a partire dal prossimo primo giugno si avviera' infatti l'iniziativa intesa a porre un freno al fenomeno del passaggio dei titoli di viaggio tra i passeggeri.
''Tale fenomeno elusivo - si sottolinea in una nota della Minimetro' spa - ha dimensioni rilevanti e in alcuni casi ha determinato tensioni tra gli stessi passeggeri e gli addetti alla gestione del sistema minimetro'''.
Nella sostanza l'iniziativa ''antievasione'' riguardera' esclusivamente i biglietti di corsa singola UP e consistera' nell'impossibilita' di riutilizzare il biglietto per la durata di 20 minuti a partire dall'obliterazione in uscita; peraltro, il riutilizzo su minimetro' entro 20 minuti dalla convalida di uscita riguarda, secondo dati rilevati, un limitatissimo numero di passeggeri.
Lo stesso titolo di viaggio potra' essere pertanto riutilizzato, purche' entro i 70 minuti dalla prima convalida di ingresso, alla scadenza dell'interruzione dei 20 minuti, mentre sara' possibile usufruirne immediatamente in tutti gli altri vettori Umbria TPL e Mobilita', Acap e Trenitalia. Tale azione antievasione si protrarra' fino alla fine del 2011, dopodiche' la societa' ne valutera' gli esiti, con l'amministrazione comunale.
Giovedì
19/05/11
03:12
Resta sempre il dato che sono rare le città italiane che impongono l'acquisto del biglietto a 1,50 euro, da quanto mi risulta Bolzano, Genova, Perugia. Ma bisogna considerare che Bolzano è la città più cara d'Italia e il livello medio degli stipendi è ben più alto di quello di Perugia.
Giovedì
19/05/11
17:33
Mi limito a far presente ai soggetti attori di tale provvedimento che questi equivale ad un aumento surrettizio del costo del titolo di viaggio, in quanto a tutti gli effetti introduce - allorchè limitatamente ad alcune fattispecie di utilizzo - una riduzione (20 minuti, pari a quasi 1/3 del valore complessivo del biglietto) del tempo acquistato con il titolo di viaggio rispetto a quanto formalmente dichiarato. Si tratta dunque di un provvedimento (quello annunciato) che si configura a tutti gli effetti come una riduzione (per taluni casi di utilizzo) surrettizia del valore (in termini temporali) del titolo acquistato, nonchè come una discriminazione tra utenti, impedendo a coloro che intendono usufruire del titolo acquistato per l'utilizzo in successione e ripetuto dello stesso mezzo (nel caso in specie il minimetrò, qualora un utente ad esempio scenda ad una stazione e, per qualunque siano le ragioni, decida subito dopo di ri-salire sullo stesso mezzo a pochi minuti di distanza) di farlo (se non subendo una limitazione temporale del biglietto di 20 minuti), discriminandoli rispetto a coloro che invece utilizzerando mezzi diversi in successione (per i quali la durata temporale di cui potranno disporre resterà pari a 70 minuti). Altresì, sul fenomeno del passaggio di titolo che viene indicato come pratica "evasiva" a giustificazione del provevdimento annunciato, è opportuno rilevare che il titolo in oggetto (biglietto di corsa singola UP) non mi risulta (almeno da quanto ho potuto riscontarre - circa 2 mesi fà - all'atto del suo ultimo acquisto) sia riconducibile alla tipologia di "titolo personale di viaggio" non essendo in alcun modo formalmente aggregato al soggetto che procede al suo acquisto. Consiglierei dunque, prima di procedere con iniziative come quella annunciata che potranno comportare, in capo ai responsabili aziendali ed ai rappresentanti legali della società (tra cui mi risulta l'Amministrazione comunale di Perugia), una denucia per frode, maggior cautela, nonchè l'opportuna sostituzione dei consulenti/consiglieri che hanno avanzato una proposta così superficiale e priva di fondamento giuridico (oltre che particolarmente impopolare), ricordando che il corrispettivo del biglietto è correlato già ad una specifica limitazione temporale che di per se rappresenta l'unico oggettivo e legale elemento di circoscrizione del suo utilizzo e che non saranno certamente iniziative come questa, estremamente dannose per l'immagine della società e dell'amministrazione comunale, ad incrementare l'uso del mezzo ed il fatturato ad esso collegato.
Cordialmente
CF
Giovedì
19/05/11
17:33
Sentivamo la tua mancanza. Comunque Fondelli grazie lo stesso...
Giovedì
19/05/11
17:52
Al di là del sarcasmo consiglierei una lettura meno superficiale del mio commento che non ha intenti polemici, quanto invece cerca di mettere in luce alcuni aspetti che - per le mie parziali e limitate conoscenze di diritto - potrebbero essere stati sottovalutati.
Se c'è un problema è opportuno affrontarlo considerando tutte le cause e gli effetti in gioco, invece che procedere con una certa estemporaneità.
Come è già stato rilevato da altri, il costo del biglietto non è già particolarmente economico (fattore che non aiuta la mobilità da e verso il centro storico che certamente ha ricadute negative anche sulle attività commerciali ivi localizzate) e forse occorrerebbe valutare meglio gli effetti - in termini di costo/benefici - che tale scelta comporta. Certamente l'ammortamento delle spese sostenute per la realizzazione dell'opera, nonchè i costi di gestione del suo funzionamento, sono notevoli e non permettono di scendere al di sotto di una determinata soglia di introiti senza mettere in crisi il bilancio della società. Ma ciò non significa che la soluzione sia necessariamente da ricercare nell'aumento del costo del biglietto o nell'introduzione alla limitazione del suo utilizzo (specie se fatto con l'introduzione di limitazioni fragili sul piano giuridico), ma occorrerebbe invece interrogarsi più a fondo se si sono messe in atto tutte le azioni possibili tese a favorire il suo utilizzo. Perchè se è vero che le entrate rappresentano una variabile, i costi - diversamente - sono costanti sia che il mezzo (il minimetrò) sia utilizzato giornalmente da 10 o un milione di utenti. Rendere dunque più "appetibile" il ricorso a tale mezzo di trasporto (obbiettivo che non si consegue certamente introducendo ulteriori limitazioni, am casomai agendo in direzione opposta) potrebbe forse rappresentare una strada più efficace per conseguire l'obbiettivo di entrate adeguate a sostenere investimenti e spese.
CF
Venerdì
20/05/11
09:57
Pienamente d'accordo con CF. L'uso dei trasporti pubblici va incentivato e la politica della penalizzazione degli utenti, oltre che ingiusta, è anche poco remunerativa,
Sabato
21/05/11
09:53
sono dell'idea che una valida soluzione che possa giovare a tutti (o quasi) sia quella di aumentare semplicemente i controlli! questo fa sì che non ci sia bisogno di aumentare i prezzi del biglietto perchè diventa qualcosa di improponibile per soli 70 minuti, o si evita il "fenomeno del passaggio dei titoli di viaggio tra i passeggeri", e se vogliamo esagerare si da anche qualche ora di lavoro in più a qualche impiegato!
colgo l'occasione per render noto che l'attuale situazione (corse ridotte, prezzi in aumento,"antievasione",tornelli sui pullman,corse brevi del minimetrò,assenza di servizi notturni) non fanno altro che mettere in cattiva luce l'apm che invece di lasciare allo sbando potrebbe impiegare meglio il potenziale offerto da noi studenti residenti a Perugia!
grazie per l'attenzione e spero che sia le mie che quelle altrui diventino considerazioni attue a stimolare qualche cambiamento.
Peace & Love
Ruggio
Sabato
21/05/11
12:10
Secondo me la cosa assolutamente più semplice da fare è il biglietto da 1€ valido per una sola corsa minimetro e 70 min. di bus.! questa "cosa" dei 20 minuti non cambierà niente! se la gente aspetta che qualcuno gli "passa" il biglietto, aspetterà tranquillamente altri 20 minuti.