Miss Italia chiede un incontro a Napolitano: grazie per il richiamo alla parità
ROMA - Francesca Testasecca, Miss Italia 2010, ha scritto al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano una "lettera aperta" in rappresentanza delle migliaia di ragazze che ogni anno partecipano al Concorso e con la quale chiede di poterlo incontrare.
"E' la prima volta che una 'Miss' Le scrive - e' detto nella lettera - e, considerando i miei 19 anni, questa 'lettera aperta', che condivido con tante ragazze, mi emoziona e mi fa sentire un po' in imbarazzo. Rappresentando le giovani che ogni anno in grande numero partecipano al concorso di Miss Italia - aggiunge la giovane folignate - Le esprimo il mio e nostro desiderio di poterLa incontrare, perche' Lei e' il nostro Presidente, che parla ai giovani e, ancor piu', perche' Lei si e' sempre rivolto alle donne come ad una forza positiva che sa dare il proprio contributo alla crescita sociale e culturale dell'Italia. E, se a questo auspicato incontro, potesse essere presente anche Sua moglie Clio, sarebbe il massimo per tutte noi".
Francesca non manca di ricordare "l'importante occasione di riflessione che ci offre la ricorrenza del 150mo anniversario dell'Unita' d'Italia", e quindi "io e tante altre ragazze abbiamo sentito l'esigenza di confrontarci su alcuni temi fondamentali per chi, come noi, e' giovane e guarda al presente scrutando il futuro.
Interpretando il sentimento delle mie coetanee, desidero ringraziarLa per il Suo richiamo affinche' si realizzi una parita' davvero sostanziale delle donne, mentre ci assumiamo l'impegno, il dovere, di offrire quei validi modelli di comportamento nella societa' da Lei auspicati. Raccogliamo il Suo invito, il Suo appello".
La lettera prosegue con "Dobbiamo 'indossare' la bellezza senza disgiungerla dagli altri aspetti della vita, con l'orgoglio della nostra dignita' e responsabilita' nei confronti delle nostre famiglie e di chi su di noi ha creduto per coronare le nostre aspirazioni. Quando sono stata eletta Miss Italia, scelta dagli italiani - scrive ancora la ragazza - mi e' stata consegnata una Corona turrita, simbolo dei Comuni e delle unitarie diversita' che formano l'Italia. Anche nel suo calendario dedicato all'Unita' d'Italia, Bob Krieger mi ha fotografato immaginandomi come un volto dell'Italia, quasi una Marianne che in Francia viene riconosciuta come emblema nazionale. Con la bellezza, tutta italiana, noi Miss abbiamo sempre rappresentato il nostro Paese, anche all'estero, con eleganza e grazia, sentendo su di noi la responsabilita' di portare l'immagine di tutte le donne italiane. Le donne che hanno avuto un ruolo enorme nella costruzione dell'Unita' d'Italia, senza avere un riconoscimento ufficiale del loro ruolo; le donne che ogni giorno silenziosamente lavorano, studiano, amministrano le famiglie e che a volte non raccolgono i riconoscimenti che meritano".
E ancora: "Nel suo ruolo di organizzatrice, Patrizia Mirigliani ci ha piu' volte ripetuto che dobbiamo presentare la nostra bellezza come un messaggio aggregante di armonia, di pace, di grazia. La bellezza dei sentimenti di affetto e di conforto, di ispirazione alla costruzione di cio' che e' positivo per tutti, anche per una societa' che deve rispondere, oggi, alla mancanza di fiducia nel futuro. Migliaia di persone ci seguono nelle piazze italiane, a testimoniare che la bellezza e' ancora apprezzata, cercata, amata. Ecco, Presidente, e' proprio a Lei che ci rivolgiamo, perche' e' Lei che ci richiama costantemente ai valori su cui questo nostro Paese, 'Il Bel Paese', e' stato unificato. Il mio augurio - conclude Miss Italia 2010 - e' che gli italiani comprendano che la bellezza e' un bene di tutti, che non va demonizzata, ma valorizzata, e protetta".
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