“Un sito più piccolo non elimina il problema di una superstrada e un gasdotto che costeggiano l'area, né la presenza di un corso d'acqua chiamato Tevere solito esondare proprio in quel tratto. E' la natura drenante del terreno, oggi presente e domani portato via con i camion, a fare da bacino di sfogo provvidenziale in caso di alluvione”.

“La Giunta comunale ha chiesto alla ditta Piselli la rimodulazione del progetto della cava di Resina per limitarne l'ampiezza. Una decisione che purtroppo non coglie il senso della protesta dei cittadini locali, fortemente contrari alla cava per l'incongruenza del progetto e per l'ambiguo percorso normativo che lo ha partorito”. Matteo Minelli, responsabile del Dipartimento giovani dell'Italia dei Valori, ribadisce la sua contrarietà alla cava.

“Un sito più piccolo non elimina il problema di una superstrada e un gasdotto che costeggiano l'area, né la presenza di un corso d'acqua chiamato Tevere solito esondare proprio in quel tratto. E' la natura drenante del terreno, oggi presente e domani portato via con i camion, a fare da bacino di sfogo provvidenziale in caso di alluvione. Questo senza mettere nel conto l'impatto di una nuova camionabile necessaria ad attraversare la ferrovia, dopo il diniego di Fcu all'attraversamento dei binari in loco. Non ci sono altre soluzioni – conclude Minelli - che recedere dal progetto, evitando di alimentare tensioni che già si sono dimostrate altissime tra la popolazione. In ogni caso i nostri consiglieri comunali faranno di tutto per ostacolare un progetto oggettivamente incomprensibile”.
 

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