Minnelli (Idv): "La cava di Resina non va ridimensionata. Va cancellata"
“Un sito più piccolo non elimina il problema di una superstrada e un gasdotto che costeggiano l'area, né la presenza di un corso d'acqua chiamato Tevere solito esondare proprio in quel tratto. E' la natura drenante del terreno, oggi presente e domani portato via con i camion, a fare da bacino di sfogo provvidenziale in caso di alluvione”.
“La Giunta comunale ha chiesto alla ditta Piselli la rimodulazione del progetto della cava di Resina per limitarne l'ampiezza. Una decisione che purtroppo non coglie il senso della protesta dei cittadini locali, fortemente contrari alla cava per l'incongruenza del progetto e per l'ambiguo percorso normativo che lo ha partorito”. Matteo Minelli, responsabile del Dipartimento giovani dell'Italia dei Valori, ribadisce la sua contrarietà alla cava.
“Un sito più piccolo non elimina il problema di una superstrada e un gasdotto che costeggiano l'area, né la presenza di un corso d'acqua chiamato Tevere solito esondare proprio in quel tratto. E' la natura drenante del terreno, oggi presente e domani portato via con i camion, a fare da bacino di sfogo provvidenziale in caso di alluvione. Questo senza mettere nel conto l'impatto di una nuova camionabile necessaria ad attraversare la ferrovia, dopo il diniego di Fcu all'attraversamento dei binari in loco. Non ci sono altre soluzioni – conclude Minelli - che recedere dal progetto, evitando di alimentare tensioni che già si sono dimostrate altissime tra la popolazione. In ogni caso i nostri consiglieri comunali faranno di tutto per ostacolare un progetto oggettivamente incomprensibile”.
Domenica
10/07/11
20:31
Non vedo nessun resoconto della serata al CVA di Resina con Sindaco, assessori e comunità locale. Volevo riportare due cose e fare un commento.
I toni sono stati accesi e con qualche esuberanza, ma nel complesso la cosa è stata positiva e molto interessante. Purtroppo c'è da dire che il Sindaco e gli assessori non sono mai scesi sul piano politico di certe scelte fatte sul territorio, limitandosi ad accampare aspetti burocratici e di protocollo. Il comitato cittadino ha dimostrato chiaramente che la legge regionale vieta l'apertura di nuove cave, ma solo la coltivazione delle vecchie o il "ricondizionamento" di cave dismesse. Ha altresì dimostrato che nel sito scelto dall'impresa non sono mai state censite ufficialmente delle cave da parte dell'amministrazione. Il comune ha difeso la corretta prassi burocratica e rinviato la decisione al corpo competente, ovvero il consiglio comunale che deve decidere.
Ci sono stati interventi interessanti anche a più ampio spettro, che parlavano del consumo del territorio e della cementificazione dell'Umbria, che la sta privando delle sue prerogative di cuore verde della regione.
Non c'è stato quindi solo un "no nel mio giardino" ma la popolazione ha chiesto al Sindaco di guardare alle scelte fatte in passato e cominciare un'era nuova dove non è sempre necessario dire sì a certa imprenditoria, svendendo il territorio alla speculazione di tutte le risme.
Sindaco, Assessori, non c'è solo "sì" quando i padroni del vapore chiedono delle cose, siamo di sinistra e possiamo anche dire no qualche volta!! No, e basta, senza commi o articoletti o perizie che valgano. E' stato detto di sì troppe volte e i risultati sono certe vergogne urbanistiche che tutti possono vedere, da Bastia al Trasimeno. La speculazione uccide il territorio ma anche l'economia, divora i capitali, favorisce la rendita e non il lavoro, favorisce il lavoro di bassa qualità e penalizza chi studia e investe nel sapere. La fine della bolla edilizia è alle porte; perché non cambiare politica al Comune di Perugia, come in regione e dire stop al cemento, alle cave e al consumo scellerato del territorio?
La speculazione edilizia non è di sinistra, cari amici del PD, tanto è vero che il capo del partito a voi opposto è uno dei più grandi speculatori del paese. Proprio lui, quello del Piano Casa, ha fatto fortuna cementificando e speculando grazie ad una classe politica compiacente. Ve lo ricordate?
Lunedì
11/07/11
16:58
Concordo con il commento di"non vedo nessun resoconto..." Da parte di tutti coloro che a vario titolo hanno scritto articoli sui giornali non vedo un'analisi sobria e puntuale sulla necessità o meno di questa cava ne un esame approfondito su questo tipo di imprenditoria in Umbria.questi ultimi anni di governo della destra avrebbero dovuto insegnare alla sinistra tutta,un cambio di rota nelle regioni amministrate, un occhio di riguardo sopratutto verso l'ambiente verso quei territori più sfruttati in termini di cave, discariche e quantaltro. Nel programma del PD su l'ambiente e la sua salvaguardia ci sono dei bellissimi enunciati che non devono restare lettera morta, giovani amministratori di sinistra,dimostrate che è possibile trovare un equilibrio tra chi prende e chi da.Restituite all'ambiente e al territorio il suo ruolo, la vivibilita, e ai cittadini il diritto di viverla .Una sconfitta, dopo può diventare una grande vittoria.
Lunedì
11/07/11
16:58
Concordo con il commento di"non vedo nessun resoconto..." Da parte di tutti coloro che a vario titolo hanno scritto articoli sui giornali non vedo un'analisi sobria e puntuale sulla necessità o meno di questa cava ne un esame approfondito su questo tipo di imprenditoria in Umbria.questi ultimi anni di governo della destra avrebbero dovuto insegnare alla sinistra tutta,un cambio di rota nelle regioni amministrate, un occhio di riguardo sopratutto verso l'ambiente verso quei territori più sfruttati in termini di cave, discariche e quantaltro. Nel programma del PD su l'ambiente e la sua salvaguardia ci sono dei bellissimi enunciati che non devono restare lettera morta, giovani amministratori di sinistra,dimostrate che è possibile trovare un equilibrio tra chi prende e chi da.Restituite all'ambiente e al territorio il suo ruolo, la vivibilita, e ai cittadini il diritto di viverla .Una sconfitta, dopo può diventare una grande vittoria.