PERUGIA - Il consigliere regionale Orfeo Goracci, del Prc annuncia che nella seduta di lunedi' prossimo l'Assemblea di Palazzo Cesaroni discutera' la mozione (firmata anche da Stufara, sempre Prc, e Dottorini e Brutti, dell'Idv), sul progetto di gasdotto Rete Adriatica.

Per Goracci e' necessario che in quella sede il consiglio esprima un parere definitivo, dato che ''l'assessore Rometti e la giunta regionale sembrano ignorare le iniziative in opposizione alla realizzazione del gasdotto gia' messe in atto da Provincia di Perugia e Comune di Gubbio''.

A questo riguardo, Goracci confida ''che la presidente Marini sappia anche in questa circostanza confermare la sensibilita' da sempre manifestata sulle tematiche ambientali, la tutela e la valorizzazione del territorio''. Goracci ricorda poi che Provincia di Perugia e Comune di Gubbio ''dopo avere avanzato ricorso alla Commissione europea, stanno procedendo ad ulteriori iniziative in sede giurisdizionale contro il decreto del ministero dell'Ambiente con cui, nel maggio scorso, e' stata approvata la valutazione di impatto ambientale del tratto Foligno-Sestino''.

''L'assessore - conclude Goracci - continua ad eludere il nodo fondamentale della questione: su un progetto di questa portata e dimensioni, che avra' un impatto notevole sui territori naturali interessati, sulla loro economia e sulla sicurezza di decine di migliaia di cittadini, e' necessario che il consiglio regionale dell'Umbria esprima una sua valutazione decisiva e vincolante per le iniziative successive che la giunta dovra' e vorra' intraprendere''.

Stesse posizioni espresse in una nota congiunta dai due consiglieri dell’Idv Oliviero Dottorini e Paolo Brutti secondo i quali ''E' ora che l'Assemblea legislativa della Regione dia un'indicazione precisa ed impegni la Giunta a intraprendere ogni azione affinche' venga rivisto il progetto del gasdotto Snam 'Rete Adriatica'. Per questo chiediamo che nella seduta del 25 luglio del Consiglio regionale venga posta in discussione la mozione presentata dal gruppo dell'Italia dei Valori per contrastare il progetto del Governo e aderire al ricorso alla Commissione europea''

''L'assessore Rometti - rimarcano Dottorini e Brutti - anziche' annunciare a mezzo stampa l'indisponibilita' della Regione ad aderire al ricorso pendente presso la Commissione europea, sarebbe opportuno confrontasse i suoi convincimenti con il Consiglio regionale. Il gasdotto Snam e' un'opera dal grandissimo impatto ambientale in territori a rischio di fragilita' geologica e sismica. Il tracciato, cosi' come elaborato da Snam, - spiegano i due consiglieri dell'Idv - produrrebbe danni irreparabili al paesaggio e all'economia dei paesi coinvolti dall'opera''.

''Con la nostra mozione, - aggiungono Dottorini e Brutti - sottoscritta anche dal gruppo del Prc, chiediamo che la Giunta regionale segua l'esempio della Provincia di Perugia e del Comune di Gubbio e presenti il ricorso alla Commissione europea affinche' tutte le normative del caso siano rispettate nella progettazione di un'opera di grande impatto''.

A sostegno di queste tesi anche il capogruppo della Lega, Gianluca Cirignoni, che a sua volta afferma: ''Rivendicando di aver presentato la prima mozione in consiglio regionale contro il passaggio sul nostro Appennino del Gasdotto Snam, esprimo soddisfazione per l'approdo in aula di un atto simile al mio con il quale impegnare la giunta regionale ad intraprendere tutte le azioni affinche' non sia realizzata quest'opera''.

In una nota della Regione, Cirignoni ribadisce che quella del gasdotto e' un'opera che ''non porta nulla alla nostra regione se non un devastante impatto ambientale. L'articolo 11 dello Statuto regionale - ricorda l'esponente del Carroccio - stabilisce che la Regione tutela e valorizza l'ambiente ed il paesaggio quali beni essenziali della collettivita', oltre al patrimonio montano e rurale. Per questo e' inconcepibile che la giunta regionale non prenda una posizione chiara di contrasto al progetto, come ha gia' fatto la Provincia di Perugia. Il nostro auspicio - conclude Cirignoni - e' che l'Aula possa esprimere una posizione chiara contro un'opera che puo' e deve essere realizzata secondo il tracciato inizialmente previsto''.
 

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