PERUGIA - Continua la lotta delle amministrazioni locali per fermare la corsa della Snam Rete Gas S.p.a alla realizzazione del gasdotto denominato “Rete Adriatica”. I motivi sono sempre gli stessi: zone fortemente interessate da fenomeni sismici, numerose aree naturali protette come il parco nazionale dei Monti Sibillini, siti di importanza comunitaria e zone a protezione speciale; inoltre si ravvisano violazioni alla Vas e i cinque tratti, in cui si suddivide l’opera, dovrebbero essere assoggettate ad un unico procedimento di VIA.

Alla lista dei ricorsi, dunque, si aggiunge quello della Provincia di Perugia che recentemente ha dato autorizzazione, con delibera di Giunta, alla proposizione di ricorso giurisdizionale avverso gli atti inerenti la realizzazione del metanodotto Foligno-Sestino.

“Con decreto 70 del 7.3.2011 – si legge nel documento - il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministro per i beni e le attività culturale, ha decretato la compatibilità ambientale del progetto “Metanodotto Sulmona-Foligno e Centrale di compressione di Sulmona”. Con un decreto successivo è stato decretato il parere favorevole di compatibilità ambientale per il tratto “Foligno-Sestino”.

E anche se l'opera non ha ancora preso il via, la Provincia ha scelto la via del ricorso subito dopo la pubblicazione del progetto da parte della Snam. Il “Metanodotto Rete Adriatica (Brindisi Minerbio)” dovrebbe infatti attraversare Abruzzo (103 km), Lazio (10 km), Umbria (43 km), Marche (10 km), Emilia Romagna.

Il tratto che interessa l'Umbria (Foligno-Sestino) dovrebbe essere lungo 114 chilometri e prevede il passaggio attraverso il territorio di numerosi comuni umbri e Marchigiani compresi nella fascia appenninica. Per la precisione stiamo parlando delle città di Gubbio, Pietralunga, Città di Castello, Apecchio, Mercatello sul Metauro Borgo Pace e i comuni della Valnerina, i quali dovrebbero andare a completare l’infrastruttura lunga  687 chilometri, con un condotto di 1200 mm di diametro adagiato a 5 metri di profondità.

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