Il Collegio regionale delle garanzie statutarie, accogliendo le osservazioni sollevate dalla richiesta di parere a firma di Giovanni D’Amico (PD) e di altri 8 consiglieri regionali, si è espresso con parere n. 1/2013, affermando che il procedimento volto al rilascio dell’AIA (Autorizzazione integrata ambientale), con riguardo al progetto di realizzazione del metanodotto Snam, risulta, allo stato,  in contrasto con la legge regionale n. 28/2012 ed inoltre si appalesa illegittima anche a livello di legislazione statale la scelta di far precedere L’AIA  all’autorizzazione unica.

 

La legge regionale n. 28 del 2012, novellando il testo della legge regionale n. 2/2008 (“Provvedimenti urgenti a tutela del territorio regionale”) dispone infatti l’incompatibilità della localizzazione e della realizzazione di gasdotti aventi determinate dimensioni e degli impianti di compressione connessi agli stessi in aree sismiche classificate come “zona 1”, nonché l’incompatibilità dell’opera con il Piano regionale per la tutela della qualità dell’aria.

Inoltre, si legge nel parere, non è stata ancora concessa l’autorizzazione unica che costituisce presupposto necessario per l’eventuale autorizzazione all’esercizio dell’impianto (AIA), la cui procedura di rilascio era stata sospesa, su richiesta dello stesso vicepresidente del Consiglio regionale Giovanni D’Amico, in attesa che sulla questione si pronunciasse il Collegio.

 

“Prendiamo atto con soddisfazione, - affermano D’Amico e Alfredo Moroni, Assessore del Comune dell'Aquila. -  del parere del Collegio della garanzie statutarie, nel quale si ribadisce quanto da noi è stato sempre sostenuto. Chiediamo che, uscendo dalla posizione remissiva ed ambigua tenuta sinora, il Presidente Chiodi e l’Assessore competente tengano nella dovuta considerazione le osservazioni del Collegio e prendano i necessari e conseguenti provvedimenti per bloccare il procedimento per la realizzazione del metanodotto, nel rispetto delle leggi regionali e statali vigenti, nel rispetto della sicurezza e della tutela dei cittadini, delle aspettative dei territori e nel rispetto di quanto deliberato dal Consiglio regionale, le cui risoluzioni non possono essere contrastate dall’attuale Giunta.”

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