LA METAFORA DELLA BOMBA ATOMICA SU GAZA
di Alfonso Gianni
Il ministro israeliano del Patrimonio Amihai Eliyahu, del partito di estrema destra di Itamar Ben Gvir, in un'intervista a Radio Kol Berama ha detto che “è una delle possibilità” sganciare una bomba atomica sulla Striscia di Gaza. Eliyahu ha anche espresso la sua obiezione a qualsiasi aiuto umanitario a Gaza, dicendo che “non forniremmo aiuti umanitari ai nazisti” e accusando che “non esistono civili non coinvolti a Gaza”. Quanto al destino della popolazione palestinese, "possono andare in Irlanda o nei deserti, i mostri di Gaza dovrebbero trovare una soluzione da soli”. Lo riporta The Times of Israel. Poi il ministro ha dichiarato che la sua era solo un'espressione metaforica. Netanyahu lo ha momentaneamente sospeso. Il problema è che un simile individuo non avrebbe mai dovuto fare parte di qualuncue governo. La "metafora" non è solo pessima e cinica, ma ricorda il verso di Metastasio "Voce dal sen fuggita/ Poi ritirar non vale"
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